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La Madonna

Alba, Cappella Istituto Ferrero

Il complesso edilizio del Centro di Riabilitazione Giovanni Ferrero di Alba, venne realizzato negli anni Sessanta su iniziativa di Ottavia Amerio Ferrero che, da sempre dedita al volontariato, decise di costruire un apposito luogo, atto ad ospitare e curare giovani disabili o bisognosi di cure. L'edificio venne completato nel 1972 con il salone-teatro e la cappella, prima chiesa della Diocesi albese con l'altare rivolto verso i fedeli, secondo i canoni della riforma del Concilio Vaticano II.
La cappella semplice, dalla pianta quadrata, ha un arredo minimo, costituito soltanto da due opere scultoree, il grande monolito che decora la parete di fondo, dietro all'altare e le quattordici stazioni bronzee della Via Crucis, dello scultore Gioacchino Chiesa. Il pannello in marmo bianco di Carrara è stato scolpito da Sem Niccolai, su bozzetto in bronzo dello stesso Chiesa; l'opera imponente, colpisce subito lo sguardo del fedele per le dimensioni e per il candore del bianco di Carrara. Al centro è rappresentata in altorilievo la Vergine, che allarga le braccia per accogliere sotto la protezione del suo manto la schiera di bambini, che si rivolge a Lei alla ricerca di aiuto spirituale. Disposti su due lati in fila indiana, i giovani fanciulli rappresentano il mondo intero, sono, infatti, contraddistinti dalle vesti dei rispettivi luoghi di origine.
Circonda la Madonna un nugolo di putti fluttuanti tra le nuvole e tra i raggi di luce divina da Essa emanati. La figura stilizzata di Maria è delineata con pochi, semplici tratti e il suo corpo dalla forma geometrica è coperto dalla lunga tunica che cade fino ai piedi e dal manto; sotto di Lei è scolpita a bassorilievo la basilica vaticana di San Pietro, da cui si dipana il globo terrestre.

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