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Stele astratta

Rodello, scalinata di piazza Vittorio Emanuele

La stele in cemento che adorna la scalinata che porta alla parrocchiale di Rodello, sviluppa nel suo bassorilievo i segni più ricorrenti della poetica di Montali, sperimentati in svariate tecniche artistiche, dalla pittura alla scultura, agli arredi liturgici.
Il colore chiaro del blocco scultoreo risalta nella piccola nicchia che lo ospita ed acquista vivacità e ritmicità nel gioco di linee geometriche che lo percorre. Le geometrizzanti rientranze, conformazioni creano una composizione astratta che si dirama in molteplici percorsi misteriosi. Come molti critici avevano già sottolineato negli anni Sessanta, l'ordine razionale post-cubista viene ammorbidito da Montali, che con il suo tratto dona all'opera un sentimento di calore ed armonia. La severa forma geometrica pare quasi disfarsi nel sinuoso segno, che l'artista con grande capacità e tecnica scultorea sa infondere alle sue creazioni. Esse acquistano, dunque, una sfumatura onirica e misteriosa, vicina all'astrattismo delicato di Paul Klee, che proprio come Montali, crea un universo espressivo senza ricadere in una particolare corrente artistica, ma sintetizzando nella sua poetica diversi linguaggi artistici, espressionisti, astratti, decorativi o geometrico cubisti.
Recentemente scomparso, febbraio 2001, nella sua ultima residenza di Pinerolo, Dedalo Montali, nato a Cagliari nel 1909, ha viaggiato molto durante la sua vita ed ha avuto occasione di conoscere i più importanti esponenti della cultura del XX secolo.
Trasferitosi ventenne a Milano, egli studia all'Accademia di Brera ed entra a fare parte della cerchia artistica dei pittori della Galleria d'arte il "Milione"; esperienza che contribuirà a sviluppare la poliedricità del suo linguaggio figurativo. Si sposta più volte percorrendo l'Italia e nel 1942, trasferitosi a Fucecchio, viene catturato dai soldati tedeschi e deportato in un campo di concentramento in Austria. Tra il 1970-72 viene incaricato da don M. Battaglino di ideare la cappella della residenza per anziani di Rodello, opera monumentale, che lo vede affrontare il tema dell'arte sacra, trattata con linguaggio contemporaneo. Questa importante esperienza lo legherà alle Langhe e a Rodello in particolare dove viene sepolto.

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