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La corona di spine

Rodello, piazzetta adiacente chiesa dell'Immacolata

A fianco dell'ingresso della chiesa dell'Immacolata di Rodello, costruita in stile barocco piemontese, si trova la contemporanea installazione scultorea realizzata da Dedalo Montali, la cui verticalità richiama le eleganti linee di gusto neoclassico della facciata dell'edificio religioso. L'artista adotta moderni materiali, tubi in ferro saldato, alcuni larghi, altri stretti, che si allungano verso l'infinito, in una composizione ambientale, che occupa lo spazio circostante a tutto tondo. Quella di Montali non è infatti una scultura piatta, ma, montata su un sottile piedistallo circolare di mattoni, si pone come opera ambientale, che scandisce l'aria che la circonda, con i suoi differenti volumi e colori (bianco e rosso). Lo slancio dei tubi guida lo sguardo verso l'alto, nel punto in cui si trova la corona in ferro, stilizzata, di grande impatto emotivo, i chiodi in essa conficcati simboleggiano le spine e l'uso di un materiale così freddo rimanda alla dolorosa umiliazione vissuta da Gesù. La corona, nel simbolismo cristiano rappresenta uno degli Emblemi della Passione e il più alto scalino raggiungibile dell'esistenza. La tensione dinamica dei tubi, indica dunque il cammino verso l'elevazione spirituale, che ogni cristiano dovrebbe compiere nel perseguire una meta tanto elevata.
Recentemente scomparso, febbraio 2001, nella sua ultima residenza di Pinerolo, Dedalo Montali, nato a Cagliari nel 1909, ha viaggiato molto durante la sua vita ed ha avuto occasione di conoscere i più importanti esponenti della cultura del XX secolo.
Trasferitosi ventenne a Milano, egli studia all'Accademia di Brera ed entra a fare parte della cerchia artistica dei pittori della Galleria d'arte il Milione; esperienza che contribuirà a sviluppare la poliedricità del suo linguaggio figurativo. Si sposta più volte percorrendo l'Italia e nel 1942, trasferitosi a Fucecchio, viene catturato dai soldati tedeschi e deportato in un campo di concentramento in Austria. Tra il 1970-72 viene incaricato da don M. Battaglino di ideare la cappella della residenza per anziani di Rodello, opera monumentale, che lo vede affrontare il tema dell'arte sacra, trattata con linguaggio contemporaneo. Questa importante esperienza lo legherà alle Langhe e a Rodello in particolare dove viene sepolto.

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