Castello di Cravanzana
Più di altre molte costruzioni dello stesso genere, questa di Cravanzana ricorda, nelle strutture un castello, anche se preferibilmente può essere definita una residenza castellata. Sorge infatti sui ruderi, che ha incorporato, di un'antica fortificazione occupante un tempo il suo stesso luogo. Tuttavia la data dell'edificio dichiara la sua caratteristica di villa, di residenza signorile di campagna: fu infatti eretto nel Seicento, con forme che, se riprendono nei volumi quelle antiche, sono però strutturalmente e concettualmente moderne, residenziali. A meno di non voler considerare difese elementi quali la piccola garritta che difende uno spigolo, o la posizione dominante del complesso, che ancora conserva all'interno i suoi affreschi barocchi.
L'antico castello dei Del Carretto fu fatto costruire nel XII secolo da Enrico Del Carretto che aveva ereditato il luogo. Ceduto ad Asti, nel 1190, parecchi anni dopo e precisamente nel 1337, troviamo proprietari gli Scarampi, che lo ebbero in possesso per lungo tempo. Riguardo alla costruzione si hanno notizie di gravissimi danni che subì nel 1438 ad opera delle truppe mercenarie di Francesco Sforza e, un secolo dopo, nel 1535, fu la volta delle milizie spagnole, che lo saccheggiarono. In seguito a questi episodi il conte Verrua, che aveva sposato Margherita Scarampi, provvide, nel 1630, ad una prima ricostruzione, a cui seguì un rifacimento integrale nel 1731 ad opera del marchese Giacomo Fontana, ministro di Carlo Emanuele III, che aveva avuto il feudo dal Re. Secondo una tradizione, nel 1812, avrebbe sostato nel castello Pio VII, mentre, prigioniero di Napoleone I, era tradotto a Fontainebleau, nel corso di un viaggio che si svolse quasi sempre di notte ed in una carrozza dalle tende abbassate per nascondere l'identità dell'illustre personaggio. L'ipotesi pare però poco probabile e potrebbe essere nata dal fatto che nel castello di Cravanzana erano state portate ed erano gelosamente conservate le lenzuola, che servirono a Pio VII a Millesimo, durante una sosta del viaggio che il Pontefice compì a Savona il 15 agosto del 1809. Attualmente il castello di Cravanzana, dopo essere stato di Giovanni Ferrero che lo restaurò per le colonie estive dei dipendenti dell'azienda dolciaria albese, e aver successivamente ospitato una scuola agraria, è di proprietà privata.
Bibliografia
F. Conti, Castelli del Piemonte, vol. III, Görlich, 1980.
A. Piovano, L. Fogliato, G. Cigna, I Castelli itinerari di poesia, storia, arte nel cuneese di ieri e di oggi, Cavallermaggiore, 1976.