Cristo e la luce

AUTORE
Simondo Piero

SOGGETTO
Anta per chiusura libreria

DATAZIONE
1964

UBICAZIONE ATTUALE
Rodello, Museo Dedalo Montali

PROVENIENZA
Dono di mons. Natale Bussi

TECNICA
olio su tavola

L'artista scompone geometricamente lo spazio in triangoli delineati di nero entro i quali si muovono fluttuanti figure di uomini. L'umanità è rappresentata attraverso i numerosi volti, che ricordano le maschere africane di Picasso. Visi appena profilati di nero su sfondo giallo chiaro dal quale emergono campiture verdi, blu e nere. Composizione interessante per la particolare distribuzione delle forme e dei colori sulla superficie, movimentata anche dai vari triangoli simboleggianti l'occhio di Dio, che pare osservare da vicino le vicende umane. La presenza divina aleggia, dunque, tra la folla, facendoci capire come anche noi, altro non siamo che tanti tasselli di un mosaico ben più grande, universale, del quale facciamo parte per volere di un Essere Superiore, che guida e governa il nostro esistere. Gli uomini appaiono quali fantasmi, esili fisionomie che scrutano per cercare di comprendere il Mistero della vita.
Piero Simondo è nato a Cosio d'Arroscia (IM) nel 1928. Frequenta l'Accademia Albertina di Torino e decide anche di laurearsi in filosofia. Nel 1952 avviene l'importante incontro con Pinot Gallizio, che lo ospiterà nella sua casa di Alba e con il quale fonda il Laboratorio Sperimentale. Dal '54 inizia la realizzazione dei monotipi su vetro, delle pitture in resine naturali su legno, tecniche sperimentate anche da Gallizio. Quando nel '57 si scioglie il Movimento Internazionale per una Bauhaus Immaginista, Simondo fonda a Cosio d'Arroscia l'Internazionale Situazionista. Dal '68 abbandona il lavoro d'equipe per produrre le pitture-manifetso, dal contenuto politico. Le sue ultime composizioni sono polittici a tecnica mista.