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MEDAGLIA D'ORO

L’avvocato Teodoro Bubbio, nel suo diario personale, descrive il ventennio del 1925 e 1945, il momento più buio in attesa della libertà.

All’indomani della Liberazione di Alba ritroviamo l’avvocato Bubbio come primo sindaco, esponente del CLN delle Langhe, firmatario di una lettera datata 2 ottobre 1945 che testimonia l’atto di inizio per l’iter di attribuzione della Medaglia d’oro al valor militare.

La lettera sottolinea, in 11 punti, il forte rapporto tra popolazione e partigiani. Un racconto dattiloscritto ad elenco, per non dimenticare nulla di ciò che è successo a partire dall’8 settembre 1943.

Teodoro Bubbio seguirà personalmente l’iter di attribuzione della benemerenza alla città di Alba, anche quando sarà eletto a Roma tra i banchi dell’assemblea costituente. Inizialmente alla città viene riconosciuta la Medaglia d’argento che, a seguito di nutrita documentazione inviata dal Comune ed alla questura, diventerà Medaglia d’oro al Valor Militare. Nel novembre del 1949 il primo presidente della neonata Repubblica italiana, Luigi Einaudi, si recherà personalmente ad Alba per consegnare l’importante riconoscimento. Nell’archivio personale del senatore Bubbio si trovano copia delle lettere del Ministero, verbali delle riunioni del comitato istituito per le celebrazioni ufficiali, il disegno del nuovo gonfalone della città e le disposizioni degli ospiti sui palchi d’onore della cerimonia del 12 novembre 1949.

Nulla è lasciato al caso, come documentano minuziosamente le carte dell’avvocato, dimostrazione del grande valore attribuito a questo importante riconoscimento.

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