Spazio Gallizio

Lo spazio Gallizio ha sede al secondo piano della casa dove visse Beppe Fenoglio a testimoniare un legame di grande stima e la condivisione di un'idea di arte come strumento di azione civile e trasformazione della realtà. In questa sede, punto di partenza del percorso del Museo Diffuso, è possibile approfondire la vita e la ricerca artistica di Gallizio grazie ad un ricco apparato di documenti, filmati ed alcune importanti opere dell'artista. 

Nella sala libreria, proveniente dalla sua casa di Alba, è esposta la libreria dipinta da Piero Simondo con pannelli scorrevoli che illustrano scene della vita primitiva ambientata in una foresta dai vivaci colori e da esotici animali. In essa sono raccolti i volumi di casa Gallizio, l’enciclopedia Treccani ed altri oggetti come la sua macchina da scrivere, l'insegna della sua farmacia e la tavolozza con i suoi colori. E' inoltre possibile ammirare una galleria di fotografie d'epoca che permettono di ripercorrere le tappe salienti della sua intensa vicenda artistica ed esistenziale.

Nella sala dedicata alle opere di Pinot Gallizio domina l’installazione Anticamera della morte, opera regina di questa sala,  realizzata nel dicembre del 1963, una sorta di autobiografia/ testamento dell’artista stesso che morirà poi l’anno successivo per un attacco di cuore. Ultima ed enigmatica “opera al nero”, che testimonia un’ulteriore nuovo capitolo del suo cammino sperimentale, nell’arte e nella vita.

L'Anticamera della morte si compone di un corredo eterogeneo di oggetti collocati entro scaffalature in legno disposte lungo due muri ad angolo. Questi sono legati alla sua vita, alle sue origini ed alle sue esperienze: come lo zoccolo contadino, il mortaio che rimanda alla sua formazione farmaceutica ed erboristica, il pugnale fascista simbolo della sua esperienza nel CLN, una maschera teatrale che rievoca l’attività amatoriale di attore, dei vasi romani che richiamano la sua passione per l’archeologia. Altri oggetti sono appesi alle pareti o fissati al soffitto. La stesura di uno strato di vernice nera avvolge ogni singolo elemento di questa struttura. L'Anticamera viene concepita a breve distanza dalla morte, a conferma che quell'oscuro presagio era veritiero e si tratta della seconda opera-ambientale realizzata da Gallizio dopo La Caverna dell’antimateria.

 

 

 

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