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Mostra Era Gallizio

dal 12 aprile al 12 ottobre 2025 nel Museo civico Eusebio - Alba

L’Anticamera della morte, Il lichene spregiudicato, divenuto proprietà del Comune di Alba grazie a una raccolta fondi cittadina, L’ansa dei pesci dolci esposta a fianco alla proiezione del documentario Rai del 1963 “L’uomo di Alba”, il Diario emozionale, esempio unico di dipinto in forma di libro, la grande testa in arenaria del 1957 alla sua prima esposizione pubblica: sono solo alcune delle opere per la prima volta riunite insieme nel progetto espositivo “Era Gallizio. Pinot Gallizio e la scoperta della preistoria: reperti, opere, collezionismo”.

La Città di Alba ha realizzato la mostra in collaborazione con l’Archivio Gallizio di Torino e il Centro Studi Beppe Fenoglio e con il supporto della GAM – Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino, nell’ambito del progetto Esterno GAM. Curata da Maria Teresa Roberto, curatrice del Catalogo generale delle opere di Gallizio, la mostra è allestita negli spazi del Museo civico Federico Eusebio, che conserva molti reperti da lui donati, frutto delle ricerche condotte tra il 1943 e il 1949. Si tratta, infatti, di un focus espositivo inedito, dedicato all’interesse dell’artista nei confronti dell’archeologia e della preistoria.

Testi d’epoca, fotografie e manoscritti inediti, tra cui un registro sul quale Pinot Gallizio prendeva nota degli esiti delle sue indagini, raccontano la storia di quei ritrovamenti, che hanno avuto il merito di risvegliare l’interesse per la stazione neolitica di Alba e di aprire la via a successivi cicli di scavi.

A metà anni Cinquanta, l’incontro con l’artista danese Asger Jorn, anch’egli appassionato di etnografia e archeologia, impresse una nuova direzione alle riflessioni di Gallizio sulla preistoria, indagata da quel momento come punto di origine della creazione artistica. La mostra comprende anche Teste, il dipinto di Jorn appartenente alle collezioni della GAM di Torino, realizzato dall’artista danese durante il congresso nel Laboratorio sperimentale di Alba, nel settembre del 1956.

La mostra, arricchita da una serie di interventi grafici concepiti come parte integrante dell’allestimento che accompagnano il visitatore lungo tutto il percorso, è un’occasione unica per tornare a visitare le sale del Museo cittadino, riscoprire la collezione permanente dei reperti donati da Gallizio e poter ammirare una parte importante della produzione del più celebre artista albese.

L’esposizione è stata resa possibile grazie al prezioso contributo di Fondazione CRC, Banca d’Alba, Mollo Noleggi e grazie al supporto di Fondazione Ferrero che da oltre venticinque anni promuove e collabora ad iniziative culturali ad ampio spettro per valorizzare Pinot Gallizio.

La mostra rimarrà aperta fino al 12 ottobre visitabile negli orari di apertura del Museo civico Eusebio, dal martedì al venerdì dalle 15.00 alle 18.00 e sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00.

L’ingresso alla mostra è incluso nel biglietto del Museo.

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