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WOODROW Wilson Thomas

1856 - 1924 Presidente degli Stati Uniti

Uomo politico statunitense, 28° presidente degli Stati Uniti. Esperto in studi giuridici, politici e storici, dal 1890 insegnò diritto ed economia politica all’università di Princeton, di cui fu rettore dal 1902 al 1910. Nel 1912 fu scelto dalla Convenzione democratica come candidato alla presidenza degli Stati Uniti e nelle elezioni del novembre ebbe ragione di Roosevelt e Taft. Insediatosi alla Casa Bianca (marzo 1913), egli applicò la propria concezione della carica presidenziale come potere forte e predominante, intervenendo spesso presso i singoli membri del Congresso per ottenere l’approvazione di riforme che gli stavano a cuore. Nel 1913 fece approvare l’Underwood Tariff Act per la riduzione delle tariffe doganali, il Federal Reserve Act che istituiva un controllo federale sul sistema bancario, il 16° emendamento che rivoluzionava il sistema tributario con l’applicazione della tassazione progressiva, il 17° emendamento per l’elezione dei senatori a suffragio universale diretto; e nel 1914 il Federal Trade Act contro i monopoli e il Clayton Antitrust Act che negava l’incostituzionalità dello sciopero. Scoppiata la guerra, il 4 agosto 1914 Wilson redasse la dichiarazione di neutralità e il giorno seguente offrì il suo arbitrato. Grazie anche a questa linea politica poté ripresentarsi e vincere alle elezioni del 1916. Tuttavia gli sviluppi del conflitto in Europa, l’indiscriminata estensione della guerra sottomarina tedesca e gli stretti vincoli economici tra gli Stati Uniti e i paesi dell’Intesa, cancellando le ultime illusioni di soluzione pacifica, finirono con l’orientare Wilson all’intervento. Il 7 aprile 1917 gli Stati Uniti entrarono in guerra influendo con il loro notevole potenziale industriale e bellico sull’esito del conflitto. Nel gennaio 1919 Wilson si presentò alla conferenza della Pace con un programma sintetizzato nei “Quattordici punti”, che ricalcava in sostanza il programma esposto in un discorso del gennaio 1918. Il fallimento del programma wilsoniano culminò nell’incomprensione da lui trovata in patria, dove le tendenze isolazionistiche avevano ripreso il sopravvento. Wilson perorò, tuttavia, la causa della Società delle Nazioni con un giro di propaganda nel corso del quale fu colpito da paralisi, ma nel 1920 il senato respinse il Convenant (patto) della Società, e gli Stati Uniti rimasero perciò al di fuori di essa. Uno dei suoi ultimi atti in politica interna fu il 19° emendamento (1920), che concedeva il voto alle donne. L’anno precedente a Wilson era stato conferito il premio Nobel per la pace.

14 dicembre 1918

Cittadinanza onoraria città di Alba

Nel dicembre del 1918 il presidente degli Stati Uniti d’America Wilson Thomas Woodrow, sbarcato a Brest per la Conferenza di Pace di Parigi, preannunciò un suo viaggio in Italia e le principali città del Piemonte furono invitate a conferire la cittadinanza onoraria della città.
Il Consiglio comunale di Alba, riunitosi il 14 dicembre sotto la presidenza del sindaco, conte Uberto Govone, approvò unanime la seguente deliberazione:
“Il Presidente degli Stati Uniti d’America Signor Woodrow Wilson, sbarcato a Brest è arrivato a Parigi, ed è annunciato come prossimo un suo viaggio in Italia, quale omaggio alla nostra grande Patria, che sì largo contributo di valore, di sacrificio e di forza vittoriosa ha dato al trionfo delle nazioni combattenti per la libertà e la giustizia.
W. Wilson rappresenta non solo il capo della potente e libera repubblica che decise con il suo intervento poderoso, della vittoria comune - ma rappresenta altresì per il suo carattere personale una delle più grandi e geniali personalità che l’epico periodo storico che viviamo abbia rilevato e posto ai sommi fastigi della storia del mondo.
Il fermo e sicuro senso pratico col quale Egli guidò il suo popolo verso la giusta guerra, e l’alto e generoso idealismo col quale egli affronta e presenta e risolve le più intricate questioni che si affacciano alle nazioni civili, ispirandosi costantemente ai principi di moralità e di umanità e di diritto, fanno di Lui uno dei più singolari esempi di armonia fra realismo politico e idealismo morale, una delle figure storiche che meglio possono essere apprezzate e ammirate dall’Italia nostra, patria antica del diritto romano, centro irradiatore di morale e civiltà cristiana, aralda nel suo Risorgimento, delle più pure e generose aspirazioni di nazionalità e di giustizia universale.
Come testimonianza delle gratitudine e dell’ammirazione che l’Italia nutre per Lui, tutti i Comuni del Piemonte, prima regione italiana che Egli toccherà, stanno per presentargli le deliberazioni alle quali lo nominano Cittadino Onorario.
La Città di Alba, che per la sua antica origine romana e il suo moderno patriottismo italiano rendono particolarmente alla a comprendere ed ammirare i principi ideali che il Presidente Wilson proclama, non può né deve mancare a questo solenne unanime plebiscito, e l’Amministrazione propone quindi al Consiglio la seguente deliberazione.
Il Consiglio Comunale associandosi ai concetti esposti nella relazione della Giunta; Proclama il Signor Woodrow Wilson Presidente degli Stati Uniti d’America, a Cittadino d’onore di Alba. Tutti i Consiglieri alzandosi in piedi ed applaudendo, approviamo la proposta della Giunta.

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