SAN GIOVANNI BOSCO

Nato a Castelnuovo don Bosco in provincia di Asti da una famiglia di contadini, frequentò il seminario di Chieri e fu ordinato sacerdote nel 1841.
Inviato a studiare a Torino in un istituto teologico, si dedicò subito a radunare i giovani abbandonati nei quartieri più poveri della città entrando nella zona di influenza di Giuseppe Cafasso (1811-1860), poi santo, che lo convinse ad abbandonare l’idea di andare missionario all’estero, ma a dedicarsi alla formazione professionale dei giovani. Aprì un oratorio e, per qualche tempo fu anche cappellano di un collegio di ragazze aperto dalla marchesa di Barolo Giulia Colbert Falletti. Aprì poi una casa per ragazzi abbandonati nel quartiere povero di Valdocco e raccolse moltissimi giovani aprendo per loro laboratori per l’apprendimento di un mestiere. Progettò nel 1854 una nuova congregazione posta sotto la protezione di san Francesco di Sales e trovò collaborazione nel ministro Rattazzi che pure aveva concepito le leggi contro gli ordini religiosi. I Salesiani si diffusero in Italia, poi in Europa.
Morì il 31 gennaio 1888.