Appunti partigiani 1944-1945
Il libro Appunti partigiani è pubblicato da Einaudi, a cura di Lorenzo Mondo, nel 1994.
“Fenoglio ha scritto un racconto di guerra partigiana che si svolge tra i giorni successivi al 2 novembre 1944 (quando Alba viene ripresa dai fascisti dopo i famosi “ventitre giorni”) ed il 23 dicembre [1].
Fra i racconti della Resistenza di Beppe Fenoglio, gli Appunti sono la testimonianza più antica: il testo, scritto su quattro taccuini con l’intestazione “Macelleria Fenoglio Amilcare, piazza Rossetti, Alba”, è firmato “Beppe”, senza cognome, ed è dedicato “A tutti i partigiani d’Italia, morti e vivi”.
All’inizio del romanzo, il protagonista, Beppe, abbraccia la madre, prima di ritornare sulle sue colline: “paiono viaggiare con me le colline alla mia destra, che guardano la mia piccola città tenuta da loro” [2].
Anche in questo racconto, le Langhe sono nel “cuore” di Fenoglio: lo scrittore ama la sua terra e la vive, in un rapporto mitico, come una madre che protegge i suoi figli e li conduce verso la vittoria finale [3].
Beppe si schiera con i partigiani, però coglie con chiarezza tutti i limiti e le debolezze dei suoi compagni, così come, pur combattendo contro i fascisti, dimostra per il nemico quell’umana compassione che denota una particolare superiorità morale ed intellettuale.
Il testo corrisponde ai canoni della letteratura neorealistica, sia per la scelta dei temi, sia per le caratteristiche della lingua dialettale.