COCITO Leonardo

1914 - 1944 Professore e partigiano

Leonardo Cocito nasce a Genova il 9 gennaio 1914, ove frequenta le scuole e l'università laureandosi in Lettere. Nel 1936 fu assegnato al Liceo Classico di Alba come insegnante di Lettere e trovò tra i suoi colleghi il professor Pietro Chiodi, insegnante di Storia e Filosofia. Rappresentò e diffuse, in quegli anni del regime, la rottura democratica della nostra città in netta contrapposizione alla cultura dell'epoca ampiamente accettata nell'ambiente scolastico albese; Cocito e Chiodi furono, per i giovani albesi di quegli anni, veri maestri di vita e di democrazia, ed insieme a figure come Chiampo, Bubbio, Cencio, Roberto, Vico e don Bussi, rappresentarono l'anima democratica ed antifascista di Alba; Cocito fu però anche uomo d'azione deciso e coraggioso militante del Partito Comunista Italiano.
Nel luglio 1943 Leonardo Cocito presta servizio ad Alba come Tenente richiamato del 43° Reggimento fanteria di stanza presso la Caserma Govone, ove, nonostante il clima certamente non favorevole, riuscì a dar vita ad una prima cellula comunista che sarà l'embrione dalla quale si svilupperà la banda partigiana da lui stesso comandata.
L'attività clandestina di combattente partigiano, iniziò subito con l'8 settembre ed insieme al braidese Marco Lamberti, operaio metalmeccanico anch'egli di idee comuniste, reperite le armi necessarie, si stabilì con un gruppo di giovani partigiani nel comprensorio della sinistra del Tanaro, nella zona tra Monticello e Santa Vittoria; la "banda Cocito" svolse azioni di guerriglia in modo indipendente dalle altre formazioni, con l'intenzione di confluire successivamente nelle formazioni Garibaldine, intenzione che non riuscirono ad attuare in quanto il 18 agosto 1944 Cocito, Lamberti, Chiodi, assieme ad altri compagni, furono catturati grazie ad una finta tregua concordata con il comando del reparto della "Muti" di presidio ad Alba. Leonardo Cocito fu impiccato il 7 settembre 1944 a Carignano, in località Pilone Virle e l'esecuzione è ricordata dalla testimonianza scritta del dottor Luigi Vigada, ufficiale sanitario di Carignano, costretto dai tedeschi a certificarne la morte. Prima di essere impiccato declinò le sue generalità con voce forte, tonante e tranquilla: Tenente Cocito Leonardo fu Giuseppe e di Nardi Albina, coniugato, nato a Genova il 9 gennaio 1914, residente a Bra, via Vittorio Emanuele n. 145. Viva l'Italia!.
Fu decorato di Medaglia d'Oro al Valor Militare con la seguente motivazione: «Assertore di ogni umana libertà impugnò fra i primi le armi per la lotta di liberazione nazionale. Comandante di una banda partigiana guidò i suoi uomini in audaci imprese, trascinandoli con l'esempio in epiche gesta. La morte lo risparmiò sul campo per ghermirlo martire a coronamento della sua vita che fu apostolato di Fede. Vile delazione lo fece cadere nelle mani del nemico e, dopo prigionia e sevizie, fu portato al capestro che gli spezzò la vita mentre nel supremo momento, destando l'ammirazione dei carnefici per il suo fiero contegno, elevava al cielo il grido di "Viva l'Italia"». Bra-Torino, 8 settembre.

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