PIERONI Giuseppe
1914 - 1967 Professore, Preside, Amministratore comunale
Giuseppe Pieroni nacque ad Alba il 15 gennaio 1914 da una modesta famiglia albese; rimasto orfano di padre a tre anni, trascorse l'infanzia tra la famiglia, la scuola e l'oratorio parrocchiale, tre ambienti a cui in seguito dedicherà tante sue energie.
Con grandi sacrifici la madre lo fece studiare iscrivendolo al Ginnasio Liceo Govone di Alba ove conseguì la maturità classica nel 1933; si iscrisse successivamente alla facoltà di Lettere presso l'Università di Torino ove conseguì la laurea il 12 novembre 1937, discutendo una tesi di Letteratura cristiana antica con mons. Michele Pellegrino, all'epoca docente universitario e successivamente Cardinale di Torino.
Dopo la laurea ottenne la cattedra di insegnamento presso il Ginnasio superiore di Varallo Sesia nell'anno scolastico 1937/1938 ed iniziò nell'anno successivo l'insegnamento di ruolo presso l'Istituto Magistrale Statale di Boiano, in provincia di Campobasso, ma a gennaio del 1939 viene inviato ad Arezzo per compiere il servizio di leva come Allievo Ufficiale di Complemento nell'87° Battaglione Fanteria. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale fu inviato come Sottotenente di Complemento sul fronte occidentale, meritando la Croce al Merito di Guerra nel giugno del 1940. Richiamato dal fronte e nominato insegnante di ruolo presso il Ginnasio superiore del Liceo Piazzi di Sondrio dall'ottobre del 1940 al 30 settembre del 1943; trasferito al Ginnasio Superiore di Cherasco, fu nuovamente inviato alla resa, ottenendo poi l'assegnamento provvisorio all'Istituto Tecnico Agrario di Alba; dal 1945 al 1947 insegnò materie letterarie con l'incarico di Vicepreside a Cherasco.
Dal 1949 al 1963 è insegnante presso il Liceo Statale G.B. Gandino di Bra che, da sezione staccata del Liceo Govone di Alba, venne poi riconosciuto Liceo autonomo negli anni in cui Pieroni era preside. Il 20 aprile 1950 aveva sposato la professoressa Teresita Montanaro, che era stata presidente diocesana della gioventù femminile di Azione Cattolica dal 1938 al 1946.
Pur impegnato nella scuola, si era impegnato nei primi anni Quaranta nell'Azione Cattolica, svolgendo per molti anni l'incarico di Delegato Studenti e di Vicepresidente accanto a Sandro Toppino; nel 1945 venne chiamato da mons. Grassi a coprire la carica di presidente diocesano della gioventù maschile dell'Azione Cattolica, incarico che assumeva in un momento delicato e difficile, ma con l'aiuto di don Mario Mignone e di Sandro Toppino, riuscì a svolgere la sua opera. Nel 1944 aveva fatto il suo ingresso nella Società degli Operai del Getsemani, diretta dal professor Luigi Gedda, una grande scuola per la preparazione di futuri amministratori politici.
Nella primavera del 1951 veniva inserito come candidato alle elezioni amministrative del 10 giugno nella lista della Democrazia Cristiana, ottenendo l'elezione con 259 preferenze ed assumeva nella Giunta del sindaco Cleto Giovannoni l'incarico di Assessore supplente con le deleghe alla pubblica istruzione, asili infantili e scuole materne, sanitari ed igiene, polizia mortuaria, cimiteri ed il museo archeologico.
Rieletto Consigliere per la Democrazia Cristiana nel maggio del 1956 con 696 preferenze, come Segretario del partito e capogruppo in Consiglio, dovette gestire il non facile momento dell'elezione a Sindaco di Osvaldo Cagnasso, che pur apparteneva alla D.C., eletto da una maggioranza ibrida contro il candidato ufficiale della Democrazia Cristiana e non accettò incarichi in Giunta.
Fu ancora rieletto in Consiglio comunale per la D.C. nel novembre del 1960 e dal luglio del 1963 entrò in Giunta, sindaco Ettore Paganelli, con le deleghe all'Urbanistica, piano regolatore, regolamento edilizio, aziende speciali, assistenza e beneficenza, spedalità e nello stesso anno fu nominato Preside dell'Istituto Tecnico Commerciale "Luigi Einaudi" di Alba, per il quale si prodigò per avere una nuova sede, essendo stata nel frattempo istituita la sezione per Geometri.
Rieletto Consigliere per la quarta volta nel novembre del 1964 con 616 preferenze, entrò in Giunta come Assessore effettivo con le deleghe al personale, polizia municipale, nettezza urbana, viabilità, viali e giardini, polizia mortuaria e cimiteriale.
Nel mese di aprile del 1966 avvertì i primi sintomi del male ed iniziò una serie di cure e di soggiorni al mare ed in montagna per debellare un male sconosciuto; ricoverato all'ospedale delle Molinette di Torino nel luglio dello stesso anno per osservazione e cure, non ottenne alcun risultato, dopo alcuni soggiorni nelle Langhe ed al mare fu ricoverato all'Ospedale civile di Alba, ove morì il 13 febbraio 1967 a 53 anni.
Uomo di grande fede e di grande dedizione, seppe dedicarsi interamente all'Azione Cattolica, alla scuola ed all'Amministrazione pubblica con grande impegno, ottenendo l'apprezzamento ed il rispetto di tutti.
Bibliografia
A.A.V.V., La testimonianza di un laico, Giuseppe Pieroni, Alba, 1968.