SACCO Umberto
1898 - 1918 S. tenente fanteria, Medaglia d'Oro al V.M.
Umberto Sacco nasce ad Alba nel 1898. Ultimo di undici figli, appartiene ad una famiglia benestante di origine astigiana, trasferitasi ad Alba dove il padre Giovanni è il titolare di alcuni esercizi pubblici tra cui il Caffè Calissano. Umberto dimostra presto buona attitudine allo studio e frequenta con profitto l'Istituto Tecnico Bonelli di Cuneo dove consegue il diploma di geometra. Alla sua formazione umana e culturale contribuisce positivamente la figura del fratello maggiore Luigi, illustre scienziato di fama internazionale, docente all'università di Roma e strettissimo collaboratore di Guglielmo Marconi.
Umberto Sacco, valoroso giovanissimo ufficiale del 74° Reggimento Fanteria, morì appena ventenne nella cruenta battaglia del Montello, seguita alla disfatta di Caporetto il 18 giugno 1918. Il suo impegno militare e patriottico è un grande esempio di altruismo eroico, per questo gli verrà conferita la medaglia d'oro al valor militare. Nel 1924, quando fu possibile il recupero della sua salma, Alba volle tributargli solenni cerimonie di commemorazione e il suo funerale fu un avvenimento storico per la città.
Questa la motivazione della medaglia d'oro: ""Aiutante maggiore in seconda, benchè febbricitante, volontariamente sostituiva il comandante di un reparto lanciatorpedini, rimasto ferito in cruenta lotta contro una mitragliatrice avversaria, e con sereno sprezzo del pericolo, slanciatosi all'attacco, la catturava facendo tredici prigionieri, fra cui un ufficiale. Il giorno seguente, sempre febbricitante, con mirabile ardimento e saldo cuore, prodigò se stesso con la parola e con l'esempio ovunque più aspra fu la lotta e più gravi le perdite, infiammando i soldati e trascinandoli all'assalto. Avuta spezzata la rotula del ginocchio destro, ordinava ai soldati che lo trasportavano di lasciarlo ed accorrere in aiuto del comandante del battaglione, che vedeva in pericolo di essere catturato, ma rimasto solo, fu a sua volta assalito da una pattuglia nemica. Fieramente impegnava con essa combattimento, sostenendolo fino all'estremo. Veniva poi raccolto col moschetto in pugno e crivellato di proiettili. Fulgido esempio di eccelse virtù militari. Montello, 19-20 giugno 1918."