CALISSANO Teobaldo
1857 - 1913 Deputato e Ministro
Quando nella carriera politica aveva raggiunto i traguardi più alti, Teobaldo Calissano, 56enne, morì improvvisamente a Cossano Belbo, il 21 settembre 1913; il Consiglio comunale di Alba si radunò il giorno seguente e, sotto la presidenza del Sindaco dott. Luigi Dogliotti, commemorò il Ministro scomparso e intitolò al suo nome la via già denominata "Al Teatro".
Teobaldo Calissano era nato ad Alba il 28 dicembre 1857, laureato in Giurisprudenza, aprì lo studio legale nella nostra città, diventando ben presto popolare e acquistando gran fama di avvocato colto ed abile patrocinatore.
Consigliere comunale, fu eletto nel 1894 Consigliere provinciale, chiamato a sostituire il senatore Alerino Como, carica che mantenne sino alla morte, per il collegio di Alba-Diano, ricoprendo incarichi di Giunta e facendo parte della importante commissione per il bilancio, e diventando il più stretto collaboratore di Giovanni Giolitti.
Nel 1897, fu eletto Deputato nel collegio di Cherasco dove, anche con l'aiuto dei cattolici, sconfisse l'on. Annibale Marazio, deputato da più legislature e sulle posizioni di Francesco Crispi; in quelle elezioni ottenne 2.790 voti su 4.793 votanti e fu rieletto nel 1900. Nell'ottobre del 1901, a seguito della morte di Michele Coppino, si candidò nel collegio di Alba dove venne eletto con 1.961 voi su 3.139 votanti, mandato che gli venne riconfermato nel 1904 e nel 1909, ottenendo in quest'ultimo anno un successo plebiscitario con 3.204 voti su poco più di 3.500 votanti.
Nell'attività parlamentare si distinse subito per impegno e competenza, soprattutto in materia di agricoltura e viticoltura, presentando nel 1904 un disegno di legge sulle denominazioni di origine dei grandi vini italiani e sulla risicoltura.
Sottosegretario alle Poste e Telegrafi nel 1909, diventò Sottosegretario agli Interni nel 1910 nel Governo Luzzati, con importantissime deleghe tra cui quelle per l'Ordine Pubblico e la Sicurezza Sociale; nel 1911, con l'avvento di Giovanni Giolitti alla Presidenza del Consiglio, fu chiamato a ricoprire l'incarico di Ministro delle Poste e Telecomunicazioni, preferito da Giolitti stesso al cuneese Tancredi Galimberti e diventando di fatto il più qualificato successore dello stesso Giolitti. In qualità di Ministro si stava adoperando per la realizzazione della ferrovia Torino-Alba-Savona, quando la morte lo stroncò prematuramente.
Dal 1910 al 1913 fu rappresentante del Governo nel Consiglio di amministrazione della Scuola Enologica.
Alla Camera dei Deputati fu commemorato da Luigi Luzzati che lo ricordò dicendo: La vita pubblica ha anch'essa i suoi eroi, i suoi martiri che cadono consunti nel fiore degli anni, sul campo di battaglia, Teobaldo Calissano è caduto sulla breccia come un eroe della nuova Italia.
Nel Collegio di Alba gli successe alla carica di Deputato il conte Gastone di Mirafiore, esponente degli agrari che prevalse su Riccardo Roberto, giovane esponente emergente del partito socialista.
Bibliografia
A. Bona, In memoria, Santo Stefano Belbo, 1914;
AA.VV., Cinquant'anni di vita della R. Scuola di Viticoltura e di Enologia Umberto I di Alba, Borgo S. Dalmazzo, 1982, p. 46;
V. Riolfo, La città e la sua scuola, in La scuola enologica di Alba, Famija Albeisa, Alba, 1981, pagg. 17-84;
G. Parusso, La città tra il 1901 e il 1920, in G. Parusso - U. Degiacomi, Alba e la Grande Guerra, Boves 2003.