MACRINO D'ALBA (De Alladio Gian Giacomo)
1460 - 1526 circa Pittore
Macrino apparteneva alla famiglia dei de Alladio ed era nato ad Alba verso il 1460; molti esponenti di questa famiglia compaiono in documenti della storia di Alba del 1400 e del 1500.
Poco sappiamo della sua preparazione artistica, ma è ormai certo che accompagnando il vescovo Andrea Novelli a Roma, venne in contatto con la pittura del Pinturicchio, la sua prima opera conosciuta ed a lui attribuita è "la Madonna col Bambino in trono ed i santi Nicola e Martino di Tours", conservata nella Pinacoteca Capitolina di Roma e databile verso il 1492. Tornato ad Alba, ebbe come committenti i marchesi di Monferrato, ordini religiosi e privati cittadini che gli commissionarono diverse opere.
Quando il Macrino firma nel 1501 la tavola della Vergine incoronata, custodita nell'Aula consigliare del Palazzo Comunale, la città di Alba stava conoscendo un periodo fecondo per le arti e le lettere; era tornata la pace dopo le guerre estenunati tra i vari principi per il possesso del basso Piemonte. Si completavano gli affreschi della chiesa di San Domenico e della Chiesa di San Francesco; il Vescovo Novelli aveva rinnovato la cattedrale ed il coro intarsiato suscitava ammirazione e stupore; la famiglia dei Serralonga svolgeva importanti missioni per i Marchesi di Monferrato, dedicandosi alla raccolta di codici e pergamene, Paolo Cerrato componeva i suoi carmi in versi latini ed erano appena nati Pietrino Belli e Jacopo Mandelli.
Macrino è stato un pittore eminentemente eclettico e straordinario assimilatore di tendenze estetiche che si erano sviluppate a Roma ed in Toscana che hanno dato vita al nostro Rinascimento.
Oltre alla tavola conservata nel Palazzo Comunale, sono del Macrino la pala d'altare custodita nella Chiesa di San Giovanni di Alba e quella dello Sposalizio mistico di Santa Caterina, situata nella chiesa parrocchiale di Neviglie.
Altre opere del Macrino sono conservate nella Galleria Sabauda di Torino, nel vescovado di Tortona, nella Certosa di Pavia, nel Santuario di Crea ed in molti Musei e collezioni private.
Macrino venne ricordato per la prima volta ad Alba nel 1935 con una mostra delle sue opere effettuata nella Sala Consigliare del Palazzo comunale e con una monografia curata dall'architetto Giovanni Oreste Dellapiana. Recentemente, la figura del Macrino è stata studiata ed approfondita da Edoardo Villata e la Fondazione Ferrero ha dedicato al pittore albese un'importante e documentata mostra nel 2001 con il catalogo Macrino d'Alba, protagonista del Rinascimento piemontese, a cura di Giovanni Romano.
Bibliografia
Per la vasta bibliografia su Macrino d'Alba si rimanda al volume E. Villata, Macrino d'Alba, Savigliano, 2000, che costituisce a tutt'oggi lo studio più completo e documentato sul pittore albese.