22 Settembre 1854
Viene stampata la prima ricetta ufficiale del Torrone d'Alba. Questo prodotto è sicuramente uno dei più antichi dolci piemontesi, in quanto già Plinio scriveva che i Taurini, cioè i torinesi, con i pinoli degli abeti delle Alpi e con il miele, preparavano un dolce chiamato Aquicelus. Si sa per certo che nel 1395 il torrone fu servito nel banchetto a Milano per festeggiare la nomina a Duca di Gian Galeazzo Visconti. Fu Giovanni Vialardi, capocuoco e pasticcere di Carlo Alberto e di Vittorio Emanuele II, a pubblicare nel 1854, in prossimità delle feste di Natale, la ricetta del Torrone d'Alba così formulata: Mettete dentro un tegame distagnato, due etti di zucchero e mezzo bicchiere d'acqua, fatelo cuocere alla gran palla, mischiategli un chilogrammo e due etti di buon miele, mettete di tegame nel bagno di maria, fatelo cuocere finché versandone un poco su una tavola di marmo o piatto di maiolica, raffreddato, resterà solido e infrangibile, allora mischiategli il bianco di due uova sbattuto in neve. Aggiungetegli un chilogrammo e due etti di mandorle mondate, tagliate in due e seccate, oppure delle avellane (nocciole), mischiatele, ancora calde, ben assieme, versate entro una cassa di carta, lasciatela raffreddare, tagliatela a pezzi a modo vostro, oppure versate sopra un piatto di maiolica profondo con ostie sotto e coprite con ostie sopra. Conservatelo in arbarello vetro coperti.