15 Aprile 1945
Battaglia di Alba: le forze partigiane degli Autonomi, Garibaldi, Matteotti, Giustizia e Libertà tentano di liberare la città di Alba attaccandola da più punti; nello scontro a fuoco con il presidio fascista della Repubblica Sociale di Salò, i partigiani registrano 5 caduti: Valerio Boella "Walter", nato a Neive nel 1925 della brigata Belbo; Albino Mereu "Albino2, nato a Villagrande nel 1916, della X Divisione Alpina Langhe G.L.; Marcello Montersino "Job", nato a Guarene nel 1925, della Brigata Belbo; Romano Scagliola "Diaz", nato a Neive nel 1921, della Brigata Belbo; Oronzo Solazzo "Ronzo", nato ad Arnesano nel 1922 della X Divisione Alpina Langhe G.L.. Vi fu anche una vittima civile, Paolo Mazzone, di 12 anni, ferito da una scheggia in via Paruzza e poi deceduto. Boella, Montersino, Scagliola caddero quasi contemporaneamente verso le 10,30 in una zona del campo sportivo Michele Coppino; Solazzo cadde verso le 10,00 presso il ponte sul Tanaro; Mereu, alla stessa ora, nell'androne del palazzo Barberis sul corso Italia, dove era entrato per attaccare la postazione fascista che si era trincerata nel palazzo. Romano Scagliola fu decorato Medaglia d'Argento con la seguente motivazione: «Comandante di plotone saldo e capace, veterano della Resistenza, in numerose circostanze si segnalava per slancio, ardimento e spirito di sacrificio. Nel corso di un nuovo combattimento, incurante del micidiale fuoco nemico, balzava per primo all'attacco di un fortino, ma colpito da brevissima distanza dal piombo avversario, trovava morte gloriosa sul campo». Albino Mereu fu decorato di Medaglia di Bronzo con la seguente motivazione: «Dopo l'armistizio si dedicava alla lotta partigiana, ripetutamente distinguendosi per entusiasmo e per ardimento. Comandante di distaccamento, combatteva valorosamente per la liberazione di Alba. Precedeva i suoi uomini nell'assalto contro un fabbricato organizzato a difesa nell'intento di indurre i difensori alla resa e cadeva nel generoso tentativo». I partigiani ebbero inoltre 16 feriti, tra cui: Luciano Annibale, Luciano Berutti, Pietro Fusco, decorati di Medaglia di Bronzo, mentre per la stessa battaglia ottennero anche la Medaglia di Bronzo Giuseppe Dellapiana, nato ad Alba nel 1922, e Leonardo Lodi. Le forze fasciste ebbero 8 caduti e 17 dispersi prigionieri. (Cfr, Renzo Amedeo, "Alba libera", Torino 1980).