11 Novembre 1158
Federico Barbarossa tiene a Roncaglia la Dieta (convocazione di tutti i feudatari e dei vescovi dell'Italia del Nord). Assieme ai grandi signori feudali sono presenti i vescovi di Torino, Asti, Alba, Tortona, Novara, Vercelli, Ivrea ed i funzionari del Comune. Di fronte a loro Federico I definisce l'organizzazione dell'Impero: ricordati i diritti feudali, vieta di vendere e dividere i feudi maggiori, annulla le precedenti cessioni, impone il giuramento di fedeltà all'impero nel momento dell'investitura; sono annullati i diritti di cui i Comuni si sono impadroniti, usurpando quelli dei legittimi proprietari, è impedito ogni movimento di autonomia cittadina, vietando alla borghesia di stroncare le forze feudali. In ogni luogo l'Imperatore impone i propri Podestà; Alba, Torino, Asti, Novara, Vercelli, Tortona ed Ivrea sono sacrificate al potere vescovile e le loro organizzazioni comunali subiscono una battuta d'arresto. Mentre i legati imperiali tra cui Guglielmo V di Monferrato e Guido di Biandrate vanno di città in città portando le disposizioni di Federico, l'Imperatore sverna nel Monferrato, trascorre le festività natalizie ad Alba e nel gennaio seguente è a Torino. (S.d.P. 111).