2 Novembre 1944
L'esercito della Repubblica sociale di Salò, appoggiato da forze naziste, attacca la città di Alba, occupata dai Partigiani che resistono sino a metà pomeriggio: si concludono i 23 giorni di Alba libera. Oltrepassato il ponte di Pollenzo, i fascisti attaccano il presidio Garibaldino in località Toetto di Roddi e vengono fatti prigionieri e fucilati i partigiani garibaldini Franco Bocca, Amedeo Bosio "Falco" e Giuseppe Sottimano, e cadono in combattimento l'autonomo Giovanni Daziano "Ivan" ed il garibaldino Carlo Lamberti "Gabilondon". Giovanni Daziano, nato a Carrù nel 1919, fu decorato di Medaglia d'Argento con la seguente motivazione: «Valoroso comandante di una squadra di partigiani, dava più volte nel corso di scontri a fuoco ed in circostanze difficili e pericolose, belle prove di decisione, di accortezza e di coraggio. Durante i combattimenti per la difesa di Alba, essendo la formazione costretta a ripiegare sotto l'incalzante pressione di forze superiori, chiedeva di rimanere con la sua squadra alla retroguardia. Impegnatosi a distanza ravvicinata, si batteva da prode attardandosi coscientemente per meglio assolvere il suo compito sino a che, colpito in fronte, cadeva da prode sul campo». Carlo Lamberti, Franco Bocca ed Amedeo Bosio furono decorati di Medaglia di Bronzo (C.f.r. Renzo Amedeo, "Alba Libera", Torino 1980; pubblicazione sulla Sala della Resistenza, nel palazzo comunale di Alba, Alba 1993).