Viale Artigianato
DATA DI INTITOLAZIONE
2 agosto 1990
UBICAZIONE
Alba, nella zona di Vaccheria, viale dell’insediamento industriale (PIP) prospiciente corso Asti da cui si accede
Nella zona di insediamenti produttivi (PIP) approvata dal Consiglio comunale negli anni Ottanta, si sono insediate attività industriali, commerciali e artigianali e i relativi viali sono stati dedicati all’industria e all’artigianato.
L’artigianato, come attività di trasformazione dei prodotti naturali su base singola o familiare, occupò un grande posto nel mondo antico; già organizzato in corporazioni nel mondo greco e in quello romano, ebbe nuova struttura, con accentuato intervento dello Stato, nel periodo dioclezianeo.
Sopravvissuto fra vari stenti al periodo barbarico, periodo di economia di baratto, l’artigianato trovò la sua epoca aurea con la ripresa del mercato cittadino, causa ed effetto, dopo il X secolo, dell’organizzazione comunale. Le corporazioni artigiane assunsero allora peso rilevante nell’organizzazione del Comune, condizionandone spesso la politica, e furono organismi a sé stanti che svolgevano una propria autonoma attività a sostegno dei propri interessi. Le nascenti signorie se ne preoccuparono e, fra i loro primi provvedimenti in materia, ci fu quasi ovunque una seria di norme che limitarono la facoltà di assemblea degli artigiani, subordinandola all’assenso del signore, o che tentarono di infrangere il severo regime monopolistico instaurato dalle Arti. In lento declino, l’artigianato giunse sino al XVIII secolo quando ogni corporazione artigianale venne soppressa. Dopo breve ripresa nell’epoca della Restaurazione, l’artigianato fu nuovamente oggetto di una serie di norme eversive; per l’Italia l’ultima fu la legge del 1864, che abolì ogni corporazione e rese del tutto libero e privo di limitazioni ogni lavoro artigianale. Una ricostruzione fu operata nel 1926 nell’ambito delle dottrine corporative fasciste; ma essa poco servì anche perché gli artigiani erano legati agli industriali, in un’unione che ne snaturava profondamente l’apporto. La costituzione, all’art. 45, ha sancito che una legge dello Stato doveva provvedere alla tutela e allo sviluppo dell’artigianato; le leggi, successivamente emanate nel 1956 e nel 1985, hanno provveduto a dare una definizione legale, in parziale contrasto con le altre leggi vigenti, dell’artigianato. Su questa materia legiferano inoltre le assemblee regionali, alle quali si devono numerose leggi specialmente per la tutela dei prodotti tipici. Per tutto il Novecento, e viepiù negli anni seguenti, l’attività delle imprese artigiane ha inciso attivamente sulla bilancia commerciale italiana, in particolare per ciò che riguarda i prodotti tipici locali, i mobili, le calzature.