Opere della parrocchia SS. Pietro e Paolo
Neive, abside presbiteriale della Parrocchia SS. Pietro e Paolo
AUTORE
Politi Ermanno
SOGGETTO
Dipinti su tela raffiguranti la conversione di Paolo e San Paolo che risana il paralitico
DATAZIONE
1982/1987
UBICAZIONE ATTUALE
Neive, abside presbiteriale della Parrocchia SS. Pietro e Paolo
PROVENIENZA
Realizzati per la Parrocchia SS. Pietro e Paolo
TECNICA
acrilico su tela
Per la parrocchia dei SS. Pietro e Paolo di Neive Politi ha realizzato nel 1982 La conversione di Paolo e San Paolo che risana il paralitico (1987) acrilici su tela di 2.5x2 m.
Elemento predominante di queste opere di notevole intensità espressiva, è il colore, che per primo colpisce lo sguardo dello spettatore; l'artista si esprime attraverso un linguaggio semplice, di facile lettura, affidando la narrazione all'uso di accese cromie. Risaltano gli intensi arancioni delle tuniche, i verdi e i gialli, quasi fluorescenti, i bruni e gli azzurri dei cieli. Le cornici marmoree verdi e oro, di gusto barocco, che bordano i dipinti, mettono ancor più in risalto la modernità dell'opera, che rivela la propria forza espressiva nell'uso di pigmenti di recente invenzione. L'impaginazione è didascalica, facilmente comprensibile, Politi si esprime attraverso una poetica che arriva a tutti. Le figure hanno corpi dalla forma geometrica, che riecheggia i modelli della grande pittura su muro di Giotto e Masaccio, maestri dell'Arte Primitiva, cui Politi si ispira, conciliando la riscoperta dell'antica tradizione pittorica italiana, con le moderne innovazioni tecniche.
Ermanno Politi nasce a Velletri il 31 luglio 1910. Tre anni più tardi si trasferisce con la famiglia a Torino e nel 1929 si iscrive all' Accademia Albertina, iniziando i corsi di pittura di Cesare Ferro, eccellente Maestro anche di disegno, incisione e di affresco. Artista poliedrico, Politi non indaga soltanto la pittura, ma mostra vivo interesse anche per la scultura e nel 1954, in occasione del Concorso Fontana, Roberto Terracini gli affida l'incarico per l'esecuzione di cinque pannelli in mosaico e ceramica. Altra importante produzione è costituita dai bozzetti e disegni per cartelloni pubblicitari, si ricordano i manifesti per le Società Ippiche piemontesi, come quelli realizzati per le corse di cavalli di Vinovo.
A partire dagli anni Trenta Politi inizia ad accostarsi ad un'altra tecnica artistica: l'affresco, che assumerà importanza tale da costituire vero e proprio carattere identificativo della sua arte. Scrive Auneddu: E. Politi continua sempre ad essere impegnato nella realizzazione di pitture murali, a lui molto richieste, perché congeniali alla sua arte magra, asciutta, sempre stesa in bella superficie piana e compatta. Per quasi sessanta anni si dedica alla pittura murale, lavorando soprattutto in Piemonte e Val d'Aosta; i soggetti sono sia laici che religiosi e le tecniche adottate spaziano dalla pittura a fresco, all'acrilico, al mosaico, all'encausto.
Bibliografia
S. Lupo, Problema di tecniche e di conservazione della pittura murale del '900 italiano: il caso di Ermanno Politi, in G. Auneddu e G. Mantovani, Ermanno Politi, Mariogros, To., 1997.
Ermanno Politi, a cura di G. Auneddu e F. Sottomano, La finestrella galleria d'arte, Canelli, 1999.
Ermanno Politi, il disegno, a cura di G. Auneddu e G. Mantovani, Franco Masoero galleria d'arte, To., 1998.