Episodi della vita di S. Martino
La Morra, Chiesa parrocchiale di San Martino
AUTORE
Morgari Luigi
SOGGETTO
Episodi della vita di San Martino
DATAZIONE
1879/1880
UBICAZIONE ATTUALE
La Morra, Chiesa parrocchiale di San Martino
PROVENIENZA
Realizzati in loco
TECNICA
pittura a fresco su muro
La parrocchia di San Martino a La Morra, realizzata su disegno dell'architetto Michelangelo Garrone, viene inaugurata nel 1699. Nel 1874, inseguito ad un rovinoso incendio, l'edificio subisce numerosi danni, perdendo gli arredi, le suppellettili, la tribuna, l'organo, che vengono distrutti dal fuoco. In breve tempo la comunità lamorrese si adopera per ripristinare l'antico decoro, si sostituiscono le suppellettili e si commissiona l'affresco della volta della navata centrale a Luigi Morgari.
La chiesa è costituita da una navata unica, coperta da volta a botte e separata dall'area presbiteriale da un arco, su cui è dipinto lo stemma del paese, sorretto da due putti. Interamente affrescata, la volta è stata ripartita in quattro fasce, narranti ognuna un singolo episodio della vita del santo patrono (San Martino), a partire dal riquadro adiacente all'ingresso troviamo:
- Il miracolo di San Martino
- San Martino vescovo
- La morte del Santo
- L'Assunzione di Maria Vergine
A dividere le scene vi è una quinta fascia posta al centro della navata, che vivacizza la narrazione con motivi vegetali, puramente decorativi.
Morgari incornicia in tondi sagomati di gusto barocco i singoli momenti narrativi, dando risalto ad ogni avvenimento. Se la volta è decorata con motivi a trompe l'oeil dalle tonalità brune e marroni, l'artista sceglie per i suoi affreschi tinte pastello, molto tenui, stese con delicatezza; il primo piano spicca per maggiore accentuazione cromatica, mentre gli sfondi e i cieli sembrano liquefarsi in un colore chiaro ed etereo. A fare da scenografia ai singoli episodi, un paesaggio imponente, in cui spiccano maestosi monumenti romani e in queste ambientazioni si muovono figure ricche di pathos, che partecipano agli eventi con sincera commozione, come nella scena raffigurante la morte del santo. Al suo capezzale un gruppo di uomini in lacrime, dipinti con realismo; i loro volti non sono convenzionali, ma dei veri ritratti.
L'Assunzione della Vergine avviene in un'atmosfera nebulosa, le nuvole bianche paiono disfarsi in uno spazio di assoluta purezza, che sottolinea la sacralità dell'evento. Tra le cromie bianche e azzurre risalta la tunica blu ceruleo di un angelo, che si libra in volo, mostrando la schiena e incorniciando con il suo muoversi fluido la Vergine.
Figlio dell'artista Paolo Emilio, Luigi nasce a Torino nel 1857, dove studia con Enrico Gamba e con il Gastaldi. Egli collabora a lungo con il padre, che fu in realtà il suo primo maestro, e nel corso della sua carriera raggiunge vasta notorietà nel trattare soggetti sacri, ricevendo numerose commissioni per chiese del Piemonte, della Liguria e della Lombardia.
Bibliografia
L. Mallè, Le Arti figurative in Piemonte, dal sec.XVII al sec. XIX, officine Villar Perosa, To., 1973.
La Morra cultura e territorio, Associazione Pro Loco, 1978.
A.Bonino, Miscellanea artistica della Provincia di Cuneo, vol. II, S.A.S.T.E., Cuneo, 1935.
AA.VV, Arte in Bra, a cura di E. Molinaro, Bra, 1988.