San Giobbe
Alba, Chiesa di San Giovanni Battista
AUTORE
Chiantore Giuseppe
SOGGETTO
San Giobbe seduto su assi ricoperte di paglia
DATAZIONE
1823
UBICAZIONE ATTUALE
Alba, Chiesa di San Giovanni Battista
PROVENIENZA
Realizzato per la Chiesa di San Giovanni Battista
TECNICA
olio su tela
Al centro della composizione si trova la maestosa figura del San Giobbe, ritratto seduto su assi ricoperte di paglia, mentre rivolge lo sguardo a tre persone raffigurate a destra. Il suo corpo nudo, cinto solo dagli ampi panneggi del manto color arancione, è caratterizzato da muscoli ben torniti, messi in evidenza. Per terra, ai piedi del Santo si trovano i rami raccolti del gelso e il rocchetto, oggetti che rimandano alla produzione di seta e in particolare al mercato dei bozzoli e delle foglie di gelso, che si teneva proprio nella piazza antistante la chiesa di San Giovanni. Al San Giobbe è infatti legata la tradizione, secondo cui dalle piaghe infertegli da Satana, uscirono vermi che divennero bachi da seta; da qui si ritiene che San Giobbe sia protettore degli allevatori dei bachi da seta. L'opera, infatti, deve la sua committenza proprio alla Società dei Filanti da seta di Alba, che fa collocare questa tela sull'altare di Sant'Onorato, per pregare il Santo protettore. Il dipinto è legato ad un preciso momento della storia socio economica albese, quello in cui una delle principali attività produttive era l'allevamento dei bachi e il lavoro in Filanda, che proseguirà fino al 1958.
L'opera è stata recentemente restaurata dal Lions Club di Alba, che l'ha riportata all'antico splendore; i colori, dopo la pulitura, sono riemersi squillanti e vibranti, si tratta di cromie calde e luminose, come quelle delle vesti dei tre personaggi, verdi, rosa, azzurre e bianche.
L'artista Giuseppe Chiantore nasce a Cumiana nel 1747. Mostrata una precoce inclinazione per la pittura, viene mandato a studiare a Torino. Egli riscuote presto fama, riceve numerose commissioni ed è apprezzato per la pittura storica, i ritratti, le pitture di paesaggio. Nel 1809 si trasferisce a Torino, dove con il figlio Stefano, anch'egli pittore, lavora anche in qualità di restauratore. La sua produzione è molto vasta e sono innumerevoli i quadri che ha lasciato nelle chiese piemontesi. Muore a Torino nel 1824.
Bibliografia
Ritrattista del sacro, da "Il Corriere di Savigliano", 23-04-1993.
Giuseppe Chiantore, dal Dizionario Biografico Treccani.
Giuseppe Chiantore, Le Schede Vesme, ed. Spaba, 1963-1980.
G. Parusso, Filande, filanti e Santi nell'Ottocento albese, 20-04-2006.