I Personaggi del Tartufo
Il mondo segreto, curioso, leggendario del tartufo ha avuto, ed ha tutt’ora i suoi personaggi, i suoi protagonisti, i suoi interpreti. Dal cane che accompagna il trifolao nel suo peregrinare alla ricerca dell’esemplare immaginato, sognato, unico e favoloso che, forse, non troverà mai, ai commercianti, figure mitiche e caratteristiche che hanno trascorso e trascorrono la vita ad annusar tartufi, a tastarli, a pesarli, a magnificarne qualità e pregi se devono venderli, a individuarne difetti quando il prodotto viene loro offerto dai ricercatori.
Commercianti che si sono litigati per il titolo di “Re del Tartufo” o “Re del Tartufo d’Alba”, di principe, barone od ogni altro titolo che li contraddistinguesse e caratterizzasse.
Infine i ristoratori, che nelle antiche e nuove cucine di Langa e dell’Albese sono alla ricerca continua del piatto ideale, tradizionale e innovativo, da abbinare con profitto al tartufo, andando al di là di una fonduta, dei tajarin, della carne cruda all’albese, delle uova al burro nel tegamino, come per anni hanno consumato generazioni di avventori alle tavole albesi e intere famiglie.
Diversi sono i trifolao longevi, famosi, molto abili nella ricerca di cui si tramanda memoria, premiati per la loro fedeltà di partecipazione alla Fiera.
Tra i tanti si può ricordare Giuseppe Vaccaneo di Castiglione Tinella, dotato di una grande resistenza, poteva passare più ore nella ricerca, percorrendo chilometri e chilometri nei boschi e negli anfratti della Val Tinella che per lui non avevano segreti e sapeva sempre riconoscere i luoghi più adatti ed idonei alla crescita del tartufo che sapeva individuare, a volte, anche senza cane, da una protuberanza del terreno o da segni e tracce che solo lui sapeva leggere.
Iniziò a partecipare alle mostre organizzate dalla Fiera del Tartufo a metà degli anni Cinquanta, venendo premiato nel 1958, 1959, 1961, 1963.
Vinse il Tartufo d’oro nel 1964 e nel 1965, la Medaglia d’oro nel 1967, lo Zappino d’argento nel 1970 e nel 1971, lo Zappino d’oro nel 1972, il Trofeo Giacomo Morra nel 1975 e ancora il Tartufo d’oro nel 1978 e nel 1980; la Fiera del Tartufo gli consegnò il “Premio Fedeltà” per i suoi 45 anni di partecipazione. Nel 1963, presentò alla Fiera un esemplare di 800 grammi che vendete per 57.000 lire.