I Servetti ai Buoi Rossi di Alba
La “dinastia” dei Servetti ai “Beu Russ” ebbe inizio nel lontano 1934. Andrea Servetti e la moglie Giuseppina Merlo avevano dapprima fatto esperienza di osti al “Gallo Vecchio” da Ruga, in un’altra parte dell’Alba degli inizi del secolo.
In quell’anno fecero il grande passo: comprarono il locale dei “Beu Russ”, molto più grande, con alloggio ed un ampio cortile, alla “Puntina”, in un punto strategico di Alba, dove confluivano le strade che venivano da Bra, dal Roero, da Torino e da Asti e soprattutto vicino al mercato del bestiame.
Andrea Servetti volle intestare i Buoi Rossi alla moglie, inconsciamente presagendo un destino avverso che ne avrebbe, due anni dopo, causato la scomparsa. Così nel 1936, ad Andrea subentrò il fratello Giovanni; si incaricò della cucina, lasciando alla propria moglie e alla cognata Giuseppina di comandare la sala ed il servizio.
Meta incessante d’un via vai giornaliero, nei giorni di mercato si animava in maniera inverosimile come punto d’incontro, di ritrovo di contadini e mezzadri che venivano a vendere e di negozianti che passavano di lì per comprare. Al sabato, soprattutto, s’incontravano ai “Beu Russ” “a la susta” e, mangiando due cotechini caldi con “sancrau” o un pezzo di bollito e testina, concludevano i loro contratti.
Era quella dei Buoi Rossi una cucina di piatti semplici, a base di ingredienti sovente poveri; ma la qualità era costante nei minestroni con trippa, nei bolliti, negli antipasti di maiale e in mille altre “specialità”.
Ed ai Buoi Rossi la gente veniva anche a giocare: si facevano le sfide al “pallone”, le gare alle bocce, tra amici, per passare in allegria i momenti che il lavoro lasciava di libertà. E poi tutto finiva attorno ad un tavolo, con il bere ed il mangiare insieme, per prolungare ancora quei momenti di festa e di amicizia che per un po’ avevano distolto il pensiero dai problemi e dalle fatiche solite di ogni giornata. Oggi non esiste più, dal 1964.