Barolo mito di Langa
AUTORE:Rosso Maurizio
CASA EDITRICE:Omega Edizioni
ANNO DI PUBBLICAZIONE:2009
PAGINE:94
CATEGORIA: Enogastronomia
COLLOCAZIONE: Sala Garelli - Piano 2 STATO DI CONSERVAZIONE: Ottimo
«Ho camminato le vigne del Barolo, le vigne di ciascuna delle sue terre: Barolo, Castiglione Falletto, Cherasco, Diano, Grinzane Cavour, La Morra, Monforte, Novello, Roddi, Serralunga e Verduno (le do in ordine alfabetico e non di merito) sorpreso ad ogni passo, dal mutare, oltre che del paesaggio, dell’atmosfera».
Così scrive Luigi Veronelli e a questo grande vino ed al suo territorio Maurizio Rosso dedica una pregevole e lussuosa pubblicazione, riccamente illustrata, per cantare di questo vino la sua storia, i personaggi, le zone geografiche ed i castelli.
Da Cavour a Vittorio Emanuele II, dai marchesi di Barolo a Renato Ratti, da Ferdinando Vignolo-Lutati a Giuseppe Cappellano, è tutto un susseguirsi di annotazioni, impressioni, emozioni che portano il lettore ad approfondire la storia avvincente ed appassionante di un grande vino.
Di particolare curiosità la cronologia del Barolo che, partendo dalla coltivazione di viti selvatiche fatta dai Liguri Stazielli nelle Langhe intorno al I secolo a.C., porta a ricordare come la parola «Nibiol» compaia nel 1268 nell’elenco dei vini fatti d’ordine del castellano di Rivoli, come nel 1512 la parola «Nebiolium» compaia negli statuti del Municipio di La Morra, come sia del 1865 la prima citazione certa del vino «Barolo» in un documento dell’Archivio di stato di Torino, sino all’anno 2000 in cui i comuni del Barolo delimitano le sottozone.
Immagini di vigneti e di paesaggi suggestivi completano il bel volume che il Consorzio di tutela ha voluto pubblicare in onore del nostro prestigioso vino.