L'Immacolata di Giorgio Ramella
Rodello, Museo Dedalo Montali
AUTORE
Ramella Giorgio
SOGGETTO
Pala della Vergine
DATAZIONE
1964
UBICAZIONE ATTUALE
Rodello, Museo Dedalo Montali
PROVENIENZA
Rodello, Museo Dedalo Montali
TECNICA
olio su tela
Nella sacrestia della chiesa dell'Imamcolata di Rodello, tra le tante opere esposte, svetta per dimensioni la grande pala realizzata da Ramella, nella forma sagomata classica delle pale del Trecento e del Quattrocento. Dallo sfondo blu notte emerge nel candore della veste bianca e blu l'immagine della Vergine, che ricorda le icone della tradizione italiana, il viso delicato con gli occhi socchiusi, porta dolcemente la mano sinistra al ventre e la sua figura è illuminata dall'alto dai raggi di luce emananti dallo Spirito Santo, che si trova nella parte sagomata e che le conferisce un'aura di sacralità e di mistero.
Nella parte inferiore, l'artista rappresenta una contemporanea predella, suddividendo questa larga fascia in alcuni riquadri, che narrano episodi legati la mondo moderno. Pare che Ramella invochi la presenza e l'aiuto della Vergine Immacolata sull'uomo, affinché non si replichino le catastrofi generate dalla sua follia. Lo stile elegante e asciutto della parte centrale diventa molto più intenso, nervoso e animato da diverse cromie nella fascia inferiore.
Nato a Torino nel 1939 studia pittura all'Accademia Albertina sotto la guida di E. Paulucci. Tiene la sua prima mostra personale nel 1964, anno che lo vede impegnato anche a Rodello, nella chiesa dell'Immacolata, insieme al altri artisti che sperimentano il tema dell'arte sacra. E' la sua una pittura elegante e raffinata, che guarda e riprende la tradizione artistica italiana e non solo, perché nel corso della sua attività Ramella trarrà ispirazione anche dai grandi Maestri quali Cézanne, Monet, Renoir e Van Gogh.
Bibliografia
W. Accigliaro, Inventiva e sacralità a Rodello Rodello, 1996.
Museo d'arte moderna e religiosa Dedalo Montali, Rodello, 2003.
Le Langhe e i loro pittori, a cura di A. Dragone, Umberto Allemandi & C., 1998.