La Crocifissione
Rodello, Museo Dedalo Montali
AUTORE
Ruggeri Piero
SOGGETTO
La figura del Cristo e i due ladroni
DATAZIONE
1964
UBICAZIONE ATTUALE
Rodello, Museo Dedalo Montali
PROVENIENZA
Rodello, Museo Dedalo Montali
TECNICA
olio su tela
La pala d'altare di Piero Ruggeri conservata al Museo Dedalo Montali di Rodello, testimonia l'esperienza laboratoriale che nel 1964 vide alcuni giovani artisti, invitati dal can. Battaglino, cimentarsi con il tema dell'arte sacra. Le opere realizzate durante questo laboratorio trattano, dunque, i soggetti religiosi in chiave contemporanea, secondo il linguaggio artistico delle moderne avanguardie. Lo stile di Ruggeri accorda e riunisce le ricerche astratte e quelle informali, guardando all'espressionismo astratto americano, del quale ha saputo raccogliere e fare propria la forte carica esistenziale.
La sua pittura si materializza nelle dense pennellate, inspessite dal colore; è la materia artistica che viene sprigionata dal gesto libero ed eloquente dell'artista. Ne La crocifissione Ruggeri distribuisce il racconto in due zone narrative, una in basso, l'altra in alto, differenziate tra loro dalla diversa carica segnica che il pittore adotta. Mentre la prima fascia si presenta come un groviglio nervoso di segni prevalentemente neri attraversati da sottili tratti rossi, dai quali non trapela la forma e non filtra la luce, se non nelle poche pennellate bianche e grigie; nel secondo piano Ruggeri sfonda la bidimensionalità del supporto, allargando la prospettiva, nella larga campitura color avorio. Tre linee nere delineano le croci, al centro posta leggermente più in alto campeggia la figura del Cristo, anch'essa tracciata sinteticamente con tocchi di colore bianco avorio, appena bordata di nero. Ai suoi lati i due ladroni si presentano con corpi ricurvi, uno reca le mani al volto in segno di penitenza e la loro consistenza fisica pare sgretolarsi nelle pennellate veloci e astratte.
Opera molto intensa, che esprime forte carica di umana drammaticità e di ferocia; l'artista scava nell'intima tragedia che sia Cristo che i ladroni vivono, anche se la figura di Gesù pare elevarsi in una dimensione celeste che sublima l'offesa subita. Segno gesto e materia sono le componenti principali dell'arte di Ruggeri, amalgamate in tele fortemente emotive, che esprimono, anzi urlano sentimenti e pulsioni interiori. In questa tela l'artista adotta due soli colori, il bianco e il nero, fatta eccezione per leggere pennellate sabbia, per esprimere nel dualismo cromatico la lotta tra bene e male, che divide l'animo umano, manifestandosi in atti di estrema crudeltà, come la crocifissione. Scrive G. Auneddu: In tutta la sua opera dipinta e disegnata o incisa, il senso della durata del tempo della figurazione è sempre implicito nel gesto pittorico che ne sostanzia e tiene forte la vivezza e la drammaticità della luce e della materia che ne è intrisa, [...] con un atto comunicativo davvero alto, che è comunque emozione e sentimento.
Nato a Torino nel 1930, Piero Ruggeri frequenta l'Accademia Albertina, seguendo i corsi di pittura di E. Paulucci e quelli di incisione di M. Calandri. Riceve il suo primo invito alla Biennale di Venezia nel 1956, ne seguiranno altri nel 1958, nel '62 e poi nel '78. Nel 1964 partecipa all'esperienza di Rodello, che vede alcuni giovani artisti dedicarsi all'arte sacra.
Anche quando, negli anni successivi, si affacciano sulla scena artistica le istanze concettuali, in Italia l'Arte Povera del 1966, Ruggeri prosegue la sua ricerca all'insegna della pittura, che rivendica quale propria cifra stilistica. Scrive P. Fossati: Un compito Ruggeri sembra esserselo dato, quello di affermare [...] la pittura.
Bibliografia
W. Accigliaro, Inventiva e sacralità a Rodello, Rodello, 1996.
Museo d'arte moderna e religiosa Dedalo Montali, Rodello, 2003.
Le Langhe e i loro pittori, a cura di A. Dragone, Umberto Allemandi & C., 1998.
E. Crispolti, Ricerche dopo l'Informale, Roma, 1968.
Arte in Italia, a cura di L. Caramel, Vita e Pensiero, Mi., 1994.