L'Immacolata di Bruno Sandri
Rodello, Museo Dedalo Montali
AUTORE
Sandri Bruno
SOGGETTO
Pala della Vergine
DATAZIONE
1964
UBICAZIONE ATTUALE
Rodello, Museo Dedalo Montali
PROVENIENZA
Rodello, Museo Dedalo Montali
TECNICA
squash su carta
L'artista albese Bruno Sandri, di cui il Museo Dedalo Montali di Rodello espone alcune opere, ha partecipato al Laboratorio Sperimentale per una Bauhaus Immaginista, fondato ad Alba nel 1955 da Pinot Gallizio, Piero Simondo e Asger Jorn, vivendo in prima persona la ricca stagione artistico/culturale di quel periodo. L'incontro con questi artisti di fama internazionale lo avvicina al linguaggio sperimentale che lo stesso Gallizio mette a punto nei suoi lunghi rotoli di pittura industriale, nei quali adotta la tecnica della stesura del colore tramite sgocciolamento dall'alto.
In maniera simile, Sandri realizza la sua Immacolata, opera molto elegante e misteriosa, che deve la sua forza espressiva all'uso del nero sul fondo bianco della carta. L'artista delinea l'esile figura della Vergine, abbozzando appena il corpo minuto e il volto dall'espressione infantile, che rende manifesta la dolcezza e la purezza della Madonna. Una grande aureola le circonda il capo e una serpe corre ai suoi piedi. Attorno, sparse sul foglio di carta, sono visibili alcune chiazze di colore, che aumentano il valore poetico e raffinato dell'opera. Attraverso la tecnica squash Sandri dissolve la figurazione nell'astrazione dei segni, che si manifestano sotto forma di fitti puntini, che coprono la superficie di un pulviscolo di colore. La tonalità d'insieme è il grigio, arricchito solo dalle poche macchie nere più dense. L'immagine della Madonna pare fluttuare lieve nell'etere, in un'atmosfera rarefatta, sgranata, appena solcata dai graffi sottili con i quali l'artista delinea le figure, in grado di suscitare ricordi lontani, fiabeschi.
Nato ad Alba nel 1933, artista autodidatta che ha modo di partecipare alla ricca esperienza del Laboratorio Sperimentale di Gallizio e al Primo Congresso degli Artisti Liberi, tenutosi sempre ad Alba nel 1956. Nel 1964 è chiamato a Rodello dal can. Battaglino per realizzare opere di arte sacra, nei locali della chiesa dell'Immacolata, trasformata in studio di artisti. Con Luciano Voglio e Romano Reviglio apre ad Alba la Galleria d'arte Il Falò. Partecipa a numerose mostre, organizzate in tutta Italia. Muore nel 1999.
Bibliografia
W. Accigliaro, Inventiva e sacralità a Rodello, Rodello, 1996.
Museo d'arte moderna e religiosa Dedalo Montali, Rodello, 2003.
Le Langhe e i loro pittori, a cura di A. Dragone, Umberto Allemandi & C., 1998.