I SS. Tutelari di Alba intervengono per proteggere la città assediata
Alba, Cattedrale di San Lorenzo, Cappella di San Teobaldo
AUTORE
Millocco Michel Antonio
SOGGETTO
I SS. Tutelari di Alba intervengono per proteggere la città assediata
DATAZIONE
1761
UBICAZIONE ATTUALE
Alba, Cattedrale di San Lorenzo, Cappella di San Teobaldo
PROVENIENZA
realizzato in loco
TECNICA
olio su tela
La cappella dedicata a San Teobaldo viene realizzata tra il 1642 e il 1656, per volere del vescovo Paolo Brizio. Le decorazioni sono affidate a due artisti: il Borelli si occupa delle pareti, dipingendo delle finte architetture, mentre al Millocco si commissionano due tele e l'affresco della volta.
L'opera in questione è stata recentemente restaurata, dal Rotary Club e restituita al suo aspetto originario. Lo stile non è uniforme, ma evidenzia che il dipinto è stato realizzato da due mani diverse, il Millocco interviene nella parte superiore, mentre quella inferiore è affidata ad un collega. Il Millocco rappresenta i Santi tutelari della città di Alba, che poggiando su grandi nuvole, osservano dall'alto lo svolgersi degli eventi, proteggendo la città assediata. Si trovano partendo da destra un santo soldato, con l'elmo, l'armatura, i calzari e l'asta in mano San Cassiano che, secondo una antica leggenda era soldato della Legione Tebea e non già il compagno di viaggio di San Frontintiano; San Alessandro vescovo e martire; San Eufredo abate e martire, con abito nero dei benedettini e il Santo diacono Frontiniano con i segni del martirio, la foglia di palma e il coltello conficcato nel capo. Infine c'è un santo in abiti apostolici, con barba e capelli lunghi, una probabile allegoria di Dio Padre a cui i Santi Tutelari affidano la città. Nella parte inferiore è dipinta la città cinta d'assedio, evento probabilmente riferibile all'assedio delle truppe francesi del duca di Vendome, respinto nel 1704, durante la guerra di successione spagnola. L'artista non raffigura la reale veduta di Alba, ma dipinge una città immaginaria, inventando sia gli edifici che la loro dislocazione. La narrazione è disposta su una sequenza di piani. Al centro la città cinta da mura, che nel '700 erano già state abbattute; sullo sfondo quelle che vorrebbero essere le colline di Langa, sono in realtà le Alpi e in primo piano il brulicare delle persone, dedite alle più disparate attività. Mentre le truppe accerchiano la città, tra le tende dei militari, troviamo soldati che giocano a carte, macellai che squartano buoi, persone affaccendate e animali, quali asini e cani.
Michel Antonio Millocco (1690-1772) originario della Valsesia, frequentata l'Accademia di San Luca a Roma. Lavora principalmente a Torino per committenti prestigiosi, quali i Savoia e le più ricche famiglie della città, che ne apprezzano le composizioni scenografiche. Realizza anche numerosi affreschi di carattere religioso per alcuni edifici sacri del basso Piemonte.
Bibliografia
I SS. Tutelari di Alba intervengono per proteggere la città assediata, quarant'anni di Rotary Club ad Alba 1957-1997, L'Artigiana, Alba.
W. Accigliaro, L. Maccario, La cattedrale di San Lorenzo, L'Artigiana, Alba, 1986.
W. Accigliaro, Sacri argenti della cattedrale di Alba, Centro Culturale "San Giuseppe", Alba, 2005.