La gloria di San Lorenzo martire
Alba, Cattedrale di San Lorenzo
AUTORE
Beaumont Claudio Francesco
SOGGETTO
La gloria di San Lorenzo martire
DATAZIONE
metà del 1700
UBICAZIONE ATTUALE
Alba, Cattedrale di San Lorenzo
PROVENIENZA
Realizzato per la Cattedrale di San Lorenzo
TECNICA
olio su tela
Lo spazio absidale della cattedrale di San Lorenzo è rialzato su una maestosa scalinata ed illuminato da alte vetrate policrome, che ne fanno un luogo suggestivo, che si impone all'occhio del fedele. L'altare maggiore dedicato al Santo patrono della città di Alba è stato realizzato nel Settecento su commissione del vescovo Giuseppe Roero, il cui stemma nobiliare è visibile ai lati della mensa sacra. Si tratta di un opera barocca, impreziosita da numerosi marmi policromi intarsiati e abbellita da sei candelabri. Esso occupa la parte centrale dell'abside, non è addossato ad una parete e dietro si trova il coro ligneo. A ridosso della parete di fondo del presbiterio è appesa la pala d'altare, bordata da una ricca cornice dorata con motivi floreali, raffigurante la Gloria di San Lorenzo tra gli angeli.
La pala ha sostituito quella precedente realizzata da Giulio Campi nel 1566 ed è stata commissionata dal vescovo Natta. Il Santo è ritratto in piedi, vestito di rosso, circondato da alcuni angeli, uno dei quali gli porge la palma, simbolo del martirio che dovrà subire. In basso a sinistra sono disegnati gli strumenti del martirio che presto il santo dovrà patire, tra i quali la graticola.
Claudio Francesco Beaumont nasce a Moncalieri nel 1694. Artista raffinato, è uno dei principali esponenti della pittura barocca in Piemonte e apprezzato per le doti artistiche, ebbe molta fama anche in vita. Inviato dal re Amedeo II a Roma, su consiglio di Juvarra, vi sostò dal 1716 al 1719. Dal 1731 vive a Torino, nominato primo pittore della corte di Carlo Emanuele, per il quale realizzò numerose opere; tra le più celebri ricordiamo le decorazioni del soffitto della Galleria di Palazzo Reale, chiamata appunto del "Beaumont", a cui lavorò per circa dieci anni. Durante la sua permanenza torinese, si dedicò anche all'attività didattica, che lo impegnerà negli ultimi quindici anni, quale direttore della Scuola di Pittura. La sua lunga carriera artistica terminò nel 1766.
Bibliografia
W. Accigliaro, L. Maccario, La cattedrale di San Lorenzo, L'artigiana, Alba, 1986.
F. Boella, La cattedrale di Alba, Alba, 1933.
W. Accigliaro, Sacri argenti della cattedrale di Alba, Centro Culturale "San Giuseppe", Alba, 2005.
L. Botto, S. Brizio, E. Mosca, Arte in Bra, Bra, 1988.