Torre Ravinale
La torre è inglobata in una casa di tre piani fuori terra di fattura ottocentesca.
In un documento del 1883 il notaio Giovanni Conterno, proprietario della casa, chiede al Consiglio di Ornato il permesso di introdurre alcune modifiche al prospetto della casa.
Sul prospetto che dà sulla via Pertinace non è disegnata la finestra, aperta in asse a quelle della casa sottostante, nella parte emergente della torre, immediatamente sopra il tetto della casa. Sarebbe, dunque, posteriore al 1883 tale intervento, che non armonizza con l'aspetto rude e spoglio della torre, che non presenta nella parte superstite alcun tipo di decorazione.
La superficie compatta è, infatti, interrotta soltanto dai vuoti scuri delle feritoie e dalla sequenza dei fori lasciati dai ponti. La copertura, inconsueta in una torre, si spiega con l'abbassamento della medesima. Al piano terreno la torre ospita una farmacia; i due piani superiori sono diventati vani di abitazione, inglobati negli alloggi della casa. Alla parte emergente della torre, di due piani, si accede dal sottotetto della casa con una scala di legno.
La torre attualmente è alta 20 m. circa; ha pianta quadrata di m. 5,5 di lato. I muri sono spessi cm 100 - 120 alla base.
Il proprietario, secondo il Catasto napoleonico, era Giacinto Bottero.
Bibliografia
Per chi desiderasse approfondire lo studio architettonico delle torri, case-torri, residenze medievali si consiglia la consultazione di:
A. Cavallari Murat (a cura di), Tessuti urbani in Alba, Alba 1975;
G. Cravero - M. Piacentino, Alba Medioevale, Tesi di Laurea, facoltà di Architettura, Politecnico di Torino a.a. 1979-80.
Egle Micheletto (a cura di) Una città nel Medioevo, Famija Albeisa, 1999.
Tutti i volumi sono consultabili presso il Centro Studi "Beppe Fenoglio".
Sui singoli edifici sono stati effettuati studi e tesi di Laurea consultabili sulla rivista Alba Pompeia e presso la Biblioteca Civica.