Banca di Credito Cooperativo
L'edificio sorge accanto ad una strada a scorrimento veloce, in un'area priva di particolari connotazioni urbanistiche o architettoniche, e si distingue per l'immagine innovativa e l'impostazione decisa che lo caratterizza.
Planimetricamente di apparente semplicità, la costruzione presenta invece una volumetria definita da forme regolari, in realtà abbastanza complessa, che mette l'edificio in relazione con il contesto: se il fronte principale si rapporta all'arteria prospiciente, il retro della costruzione, mediante la soluzione a gradoni, si mette in relazione con il paesaggio collinare sullo sfondo. Le superfici sono realizzate in calcestruzzo a vista, e questo conferisce all'edificio un'immagine all'avanguardia rispetto alle costruzioni che lo circondano; peraltro questa connotazione contribuisce a dare una risposta alle richieste di immagine della committenza, una banca che negli anni successivi alla progettazione di questa nuova sede centrale, ha avuto un forte e repentino sviluppo.
Recentemente l'edificio è stato ampliato per adattarlo a nuove esigenze funzionali su progetto dell'architetto Ugo Dellapiana.
Valerio Demaria (Alba, 1934) si laurea al Politecnico di Torino, nel 1959. Tra il 1964 e il 1970 partecipa, con altri giovani laureati, allo studio Polis, con il quale conduce un'intensa attività di ricerca sull'urbanistica e la pianificazione. Dall'inizio degli anni Settanta, si dedica al lavoro nella provincia albese intraprendendo un percorso professionale autonomo.
Bibliografia
Valerio Demaria - Architetture 1967-2000, ed. Skira 2000; con un saggio di Maurizio Cohen.