Torre e casa Parrussa (o Paruzza)
Sia la casa che la torre hanno visto alterata nel tempo la loro originaria struttura medioevale.
La casa, in particolare, non conserva, a prima vista, traccia del primitivo aspetto. La facciata fu completamente rifatta nell'Ottocento, unitamente agli interventi all'interno, dovuti alla nuova destinazione data all'edificio, che da dimora di un certo livello fu convertito in alloggi da affittare. Probabilmente il lotto attuale risulta dall'unione di più cellule minime medioevali, effetto del fenomeno di aggregazione diffuso nel tardo medioevo e nel rinascimento.
Anche in origine la casa doveva essere porticata, anche se del portico originario non restano che le volte a crociera.
La torre emerge dal tetto della casa in contrasto con essa, denunciando la diversa epoca di appartenenza; conserva l'originaria muratura medioevale, è stata abbassata, nell'ultimo piano è stata inserita, secondo l'uso rinascimentale, per ogni lato, una coppia di aperture ad arco a tutto sesto. Nel lato che da su via Cavour è stata aperta una finestra che si affaccia sul tetto della casa.
Dal disegno della pianta dell'edificio risulta che la torre è arretrata rispetto alla via del tratto corrispondente alla larghezza del portico, che, quindi, fu anteposto all'abitazione sorta in linea alla torre.
L'altezza attuale della torre è di circa 21 metri, in pianta misura m. 6 x 5,5, con muri spessi alla base da 1,20 a 1,50 m.
Dal catasto napoleonico risulta proprietaria di questo edificio la Sig.ra Cristina Petassi nata Paruzza; procedendo a ritroso nel tempo, si arriva al proprietario denunciato dal catasto antico nella prima metà del secolo XVII, il conte Argentera.
Nel quadro del Palazzo Comunale si vede il fronte porticato dell'edificio sulla contrada al Tanaro e la torre mozzata, non delineata nettamente, ma riconoscibile dall'altana.
Bibliografia
Per chi desiderasse approfondire lo studio architettonico delle torri, case-torri,residenze medievali si consiglia la consultazione di:
A. Cavallari Murat (a cura di), Tessuti urbani in Alba, Alba 1975;
G. Cravero - M. Piacentino, Alba Medioevale, Tesi di Laurea, facoltà di Architettura, Politecnico di Torino a.a. 1979-80.
Egle Micheletto (a cura di) Una città nel Medioevo, Famija Albeisa, 1999.
Tutti i volumi sono consultabili presso il Centro Studi "Beppe Fenoglio".
Sui singoli edifici sono stati effettuati studi e tesi di Laurea consultabili sulla rivista Alba Pompeia e presso la Biblioteca Civica.