Torre di Murazzano
Raggiungere Murazzano vuol dire salire in uno dei punti più alti delle Langhe. Questa posizione in passato fu sfruttata innalzando una torre che, con i suoi 33 metri di altezza, potenziava ulteriormente quella naturale e consentiva comunicazioni per ampio raggio. Secondo la tradizione, sarebbe stata costruita ai tempi delle scorrerie saracene, per avvisare le Langhe del pericolo incombente. Essa si inserì nel sistema difensivo della zona con le altre che erano largamente presenti e costituivano un preciso capitolo di storia e di urbanistica in atto nelle Langhe fin dal secolo XIII. Murazzano fu feudo di Bonifacio del Vasto e di Ugo di Clavesana; passato poi con altri a Manfredo di Saluzzo, fu assegnato al figlio naturale di Tomaso I di Saluzzo, Bonifaco o Facioto, detto il Mulassano. Fu quest'ultimo che fece innalzare a fianco della torre, ai primi del '300, un castello e lo scelse poi come sua dimora. Nel 1320 esso apparteneva a Manfredo IV di Saluzzo che lo trasmise al secondogenito Manfredi. Si arrivò poi al 1463 quando Ludovico di Savoia, acquistato il feudo, lo assegnava ai Saluzzo di Farigliano, scatenando una serie di lotte tra i vari rami dei Saluzzo, a cui il castello stava a cuore proprio per la posizione strategica. Così nel 1486 Ludovico II di Saluzzo si riprendeva il castello occupandolo. L'anno dopo ritornava però ai Savoia che lo assegnarono a Onorato Grimaldi. Furono poi proprietari i Rivarolo, i Di Negro e i Doria. La sorte finale della costruzione fu decisa nel corso del 1700: danneggiata gravemente nel 1744 dalle truppe sabaude del Barone Leutrum che incalzavano i Francesi in ritirata, cadde definitivamente sotto l'urto dei combattimenti dei Francesi contro gli Austro-Piemontesi nel 1796.
Alta, massiccia coronata in cima dalla quadruplice serie di beccatelli del suo apparato a sporgere, la torre di Murazzano è, ancor oggi, un monumento architettonico di prim'ordine. Non è, peraltro, che la traccia superstite di un assai più complesso monumento sorgente sul posto: un castello che ebbe lunga, e anche tormentata, storia.
Il luogo di Murazzano è, nelle Langhe, uno dei più alti e dei maggiormente "panoramici". Rimase, e rimane tuttora, la torre, che al castello preesisteva e al castello sopravvisse.
Si tratta, nella versione attuale, di un eccellente esempio, quadrato, in pietra a vista, coronato da un apparato a sporgere su triplici beccatelli di pietra. E' andata perduta la parte sovrastante i beccatelli. Tale perdita, però, altera di poco il valore del monumento, certamente uno dei migliori, nel suo genere, che possa vantare la zona, e tale da potersi confrontare con i più celebrati dell'alta Langa e del Monferrato meridionale.
Murazzano possiede anche una torre cilindrica in pietra, più antica, conosciuta come il mulino, dislocata poco fuori dall'abitato e recentemente restaurata.
Celebre perché fu più volte dipinta dal suo più grande artista locale Giuseppe Cerrina (1882-1959), che espose più volte alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma.
Bibliografia
F. Conti, Castelli del Piemonte, vol. III, Görlich, 1980.
A. Piovano, L. Fogliato, G. Cigna, I Castelli itinerari di poesia, storia, arte nel cuneese di ieri e di oggi, Cavallermaggiore, 1976.