Edificio rimessa autocorriere
L'edificio in piazza Monsignor Grassi, originariamente situato all'ingresso della città, era parte di un complesso industriale, e fungeva da rimessa per le corriere.
E' una struttura che presenta degli spunti estremamente interessanti dal punto di vista compositivo e progettuale. Le partiture delle facciate sono organizzate secondo una direzione prevalentemente verticale, fatta eccezione per il lato angolare, più breve, che mostra uno schema tripartito segnato da un importante balcone sorretto da pesanti mensole, dalla fascia decorativa sistemata subito prima di un vigoroso cornicione nella quale sono disposte alternativamente finestrelle rettangolari e rotonde, e dall'imponente coronamento che nasconde la copertura. Le facciate, a fasce bicolori, mostrano sui lati lunghi una ripetuta alternanza tra strutture verticali e alte aperture incolonnate, sormontate da piccole finestre rotonde. Il riferimento stilistico adottato si riferisce a un vocabolario decorativo di ispirazione ottocentesca che si fonde con un rigore geometrico proveniente forse da alcune realizzazioni di area austriaca o tedesca dei primi anni del Novecento, note in Italia grazie all'Esposizione di Arti Decorative tenutasi a Torino nel 1902, che aveva avuto, tra i suoi esiti, la vasta circolazione di modelli, inclusi quelli austriaci, che godettero di particolare fortuna.
Un dettaglio curioso del fregio della facciata principale è rappresentato dal disegno quasi futurista dei due pannelli, rappresentanti delle automobili in corsa, che affiancano le piccole aperture rettangolari, che ricordano l'originaria destinazione dell'edificio, e che contrastano con il disegno a fiori e ghirlande che adorna il resto dello stabile.
Attualmente, l'edificio è occupato da una sede bancaria.
Roberto Cappellano, geometra, è un attivissimo progettista ad Alba, autore di moltissimi edifici di notevole importanza, come i palazzi sulla via Roma e il completamento del Palazzo Calissano. Tra le opere realizzate fuori dal territorio piemontese ricordiamo il Cinema Excelsior a Roma e le numerose architetture progettate in Africa, ad Asmara, città nella quale fonda, intorno al 1935, insieme al fratello Augusto, un'impresa di costruzioni.
Bibliografia
Alba: lettura della metamorfosi di una città nel nostro secolo, numero speciale di Atti e Rassegna Tecnica della Società degli Ingegneri e Architetti di Torino, n°1 gennaio 1981.