Castello di Borgomale
E' un piccolo castello, quello di Borgomale: ma imponente per l'altezza delle sue mura superstiti, e reso ancor più imponente dalla posizione, sul ciglio della collina e tale da dominare d'infilata la strada che lo rasenta. Adibito oggi ad abitazione - trasformazione che lo ha in parte alterato, soprattutto con l'apertura di numerose finestre in rottura di muro, con conseguente stravolgimento di buona parte dei locali interni - tradisce tuttavia ancora la sua passata importanza.
L'attuale castello è infatti solo una parte - peraltro cospicua - delle fortificazioni un tempo sorgenti a Borgomale. La struttura oggi visibile risale, nelle sue grandi linee, alla prima metà del Quattrocento, cioè alla trasformazione che i Falletti, entrati in possesso della località nel 1429, attuarono sulla base di un edificio precedente, che si dice ben più complesso. Edificio che, prima di pervenire ai Falletti di Alba, era stato in varie famiglie: i Cortemilia, i Ceva, i Del Carretto, i Della Chiesa. Si tratta di una costruzione irregolare, a vari corpi di fabbrica addossati al poderoso mastio - anch'esso a pianta irregolare - che ancor oggi costituisce il perno del complesso; e, per quanto si può giudicare oggi sul terreno, tale insieme venne a occupare un perimetro inferiore rispetto alle fortificazioni precedenti, il cui tracciato costituisce ancor oggi la cinta esterna del monumento. La struttura muraria è mista, parte in pietra, quella prevalente, parte in mattoni, usati soprattutto per le massellature e per alcune parti alte. Il mastio, o almeno la struttura più alta del complesso, che si identifica con tale originaria funzione, ha la peculiarità di inglobare, nella sua zona centrale, un elemento che sembra precedente, forse un'antica torre, individuabile in facciata da quattro beccatelli sporgenti, da un fregio a dentelli non esistente altrove, da un apparato murario diverso dal resto dell'edificio. Viene da ipotizzare che esistesse in luogo un'antica torre, cui la costruzione moderna si è addossata, ma senza distruggerne del tutto le strutture. Quanto alla storia dell'edificio, è abbastanza lineare. I Falletti, entrati in possesso di Borgomale nel 1429, lo persero circa un secolo dopo quando Antonio Falletti, passato al servizio dei francesi durante le guerre per il dominio della penisola tra Carlo V e Francesco I, venne dall'imperatore privato del feudo, dato agli Incisa e agli Scarampi. Più tardi, nel 1631, anche Borgomale, come le terre all'intorno, passò, con il trattato di Cherasco, ai Savoia. L'importanza del luogo come elemento militare era comunque già quasi del tutto scomparsa: da allora il castello di Borgomale visse, fino all'epoca attuale, una vita da tranquilla e compromessa residenza di campagna.
La sua storia è legata alla leggenda di Nella di Cortemilia, ove la madre fu tenuta prigioniera da Lionello del Caretto, leggenda riferita nella scheda del castello di Cortemilia.
Bibliografia
F. Conti, Castelli del Piemonte, vol. III, Görlich, 1980.
A. Piovano, L. Fogliato, G. Cigna, I Castelli itinerari di poesia, storia, arte nel cuneese di ieri e di oggi, Cavallermaggiore, 1976.