Casa Angela
La Casa Angela è il sorprendente risultato ottenuto dalla totale riplasmazione di un'anonima abitazione degli anni Cinquanta. Della costruzione originale, di tre piani fuori terra, di cui l'ultimo occupato da un ampio terrazzo prospiciente la via Diaz, è stata mantenuta soltanto la struttura in cemento armato con i solai. Tutte le tramezzature interne sono state rimosse; la maglia dei pilastri è rimasta e su di essa è stata impostata la nuova organizzazione spaziale di questa architettura, nella quale trovano posto tre appartamenti, uno per ogni livello, mentre al piano terreno è stato ricavato, oltre all'ingresso, uno spazio a uso commerciale. Vi sono infatti due ingressi, uno al negozio e uno agli appartamenti, nel quale si trovano le scale e l'ascensore previsto dal progetto di ristrutturazione. Il piano terreno si contraddistingue per l'introduzione di due colonne in pietra grigia inserite nell'apertura vetrata sul fronte, che segnano in facciata la direzione delle pareti interne, e contribuiscono a creare un motivo (non solo strutturale ma anche decorativo) reiterato ai piani superiori. L'aspetto esterno è mutato parallelamente al riorganizzarsi degli spazi interni, e il grigio intonaco che copriva la facciata sulla strada è stato sostituito da un rivestimento in mattoni impostato su uno zoccolo di pietra grigia, nel quale si inserisce un corpo centrale, con una struttura metallica che si distingue per la sua tonalità cromatica che contrasta volutamente con la pelle dell'edificio. Per ogni piano è stato inserito un ampio balcone, che svolge la duplice funzione di affaccio e di protezione rispetto al piano sottostante. Nell'ampio terrazzo del piccolo appartamento ricavato all'ultimo piano, in luogo della copertura ondulata di plexiglas sostenuta da una struttura metallica, l'architetto ha inserito un attico scandito da tre aperture –due piccole sui lati, una più grande in corrispondenza del balcone- che dà un nuovo profilo all'edificio e ne nobilita l'aspetto, pur mantenendo l'altezza presente nel precedente progetto.
Il risultato è di notevole qualità, e ha valso alla committente, la signora Angela Ferrero Barberis, il Premio Internazionale Dedalo-Minosse alla committenza di architettura, nel 1999.
Pompeo Trisciuoglio, nato a Torino il 24/09/1936, ha compiuto i suoi studi tra Roma (dove è stato allievo di alcuni tra i protagonisti più noti della scuola romana) e Torino, formandosi sotto la guida di personaggi come Mollino, Passanti e Aloisio. Tra i suoi progetti ricordiamo i Piani di Recupero Della Provvidenza in via Govone, Altavilla, San Cassiano e Corte Bonardi ad Alba, il Centro Follioley di Issogne, selezionato dalla giuria del premio Quaternario 90, e l'insediamento residenziale e turistico Grangesises, a Sauze di Cesana (1972-1986) comprendente la ricostruzione dell'antico borgo del 700, progetto vincitore del Prix Européen pour la Reconstruction de la Ville, conferito dagli Archives d'Architecture Moderne, nel 1987 a Bruxelles.
Bibliografia
Sulla Casa Angela si vedano Italia Oggi, del 19 gennaio 2000 e L'Arca n°144, pag.96 del 2000.