Casa-torre Capello
Il Canonico Ferrucio Boella individuava in questo edificio, o meglio in una sua parte, la torre medioevale dei Corradenghi.
La famiglia dei Corradenghi era una delle più importanti dell'epoca comunale; nel 1185 Enrico Corradengo era console di Alba e nei secoli successivi altri esponenti della famiglia ricoprirono elevate cariche pubbliche.
Dello stesso parere del Can. Boella è il Vico, che rafforza l'ipotesi dicendo che una carta dell'archivio capitolare di Alba individua in questa la precisa posizione della torre dei Corradenghi. Quale sia questo documento non è meglio specificato.
Il documento del Rigestum, che menziona la turrim cunradengorum non accenna neanche all'eventuale sua posizione sul foro della città come accade in altri casi.
Per di più l'edificio, quasi certamente medioevale, individuato come torre, nulla ha a che fare con queste strutture. Appartiene piuttosto alla tipologia delle case-torri.
Non è credibile che nel 1211, anno di redazione del documento del Rigestum, si confondesse tra torre e casa-torre, quando un documento dello stesso Rigestum, nel 1215 contempla differenziandole, entrambe le tipologie.
La struttura è ora completamente inserita in un edificio di maggiori dimensioni, a fianco della cattedrale, all'angolo tra le vie Coppa e Vida.
Resta visibile il disallineamento della facciata sulla via Vida. E' evidenziato in questo modo il corpo estraneo preesistente, di altezza minore e arretrato rispetto alla via Coppa.
Non resta molto altro, se non uno stemma in pietra scolpita isolato dall'intonaco e che probabilmente riporta il nome del proprietario cinquecentesco della casa.
E' ben visibile sulla tela del Palazzo Comunale, come un edificio tozzo, leggermente più elevato degli altri; molto simile è la rappresentazione del Theatrum Sabaudiae, ove si vede anche un piccolo basso fabbricato sulla via Coppa, forse aggiunto nell'intervallo di tempo che separa le due raffigurazioni.
Bibliografia
Per chi desiderasse approfondire lo studio architettonico delle torri, case-torri, residenze medievali si consiglia la consultazione di:
A. Cavallari Murat (a cura di), Tessuti urbani in Alba, Alba 1975;
G. Cravero - M. Piacentino, Alba Medioevale, Tesi di Laurea, facoltà di Architettura, Politecnico di Torino a.a. 1979-80.
Egle Micheletto (a cura di) Una città nel Medioevo, Famija Albeisa, 1999.
Tutti i volumi sono consultabili presso il Centro Studi "Beppe Fenoglio".
Sui singoli edifici sono stati effettuati studi e tesi di Laurea consultabili sulla rivista Alba Pompeia e presso la Biblioteca Civica.