Casa Paglieri o Cantalupo
Il palazzo presenta un notevole sviluppo in lunghezza. E' composto dalla unione di almeno tre differenti cellule edilizie medioevali:
- manica d'angolo tra le vie Bosio e Cerrato,
- edificio centrale lungo la via Bosio,
- manica laterale con caratteristiche vagamente barocche; questa parte, però, è talmente rimaneggiata da riuscire impossibile ricostruirne la storia.
La giunzione tra le due maniche con rilevanti permanenze gotiche avviene mediante una risega molto evidente. In questo punto è stata riportata una fascia di mattoni in epoca successiva, tanto che rimase visibile un arco ogivale dimezzato.
La manica d'angolo ha sulla via Bosio una portina accecata con arco ogivale di luce maggiore di quella dei pieddritti. Al primo piano ci sono due finestre murate anch'esse ogivali. Tra piano terreno e primo doveva esserci una fascia marcapiano, ora smantellata, perché rimangono ancora i segni della sua antica presenza (una modanatura e le tracce della malta).
La manica centrale conserva tracce di finestre ogivali tamponate e sostituite: Son di epoca molto prossima tra di loro; anche i mattoni hanno dimensioni praticamente uguali: cm. 7,5 - 8 x 12,5 x 30.
Il lato verso il cortile è caratterizzato, per la sola manica centrale, da un lungo porticato a otto campate, voltato a crociera. Gli archi ribassati con cui è stato costruito denunciano un'epoca di costruzione posteriore al medioevo. Esso è stato aggiunto, come in quasi tutti i casi, in epoca successiva, forse sostituendo primitive pensiline o porticati in strutture di legno.
L'unificazione delle cellule è avvenuta in epoca relativamente recente come dimostrano le finestre gotiche su piani sfalsati.
Rispetto alle altre residenze signorili, è in posizione periferica e probabilmente nel medioevo doveva essere relativamente isolata.
E' stata recentemente sottoposta a ristrutturazione e restauro che hanno evidenziato le caratteristiche medioevali.
Bibliografia
Per chi desiderasse approfondire lo studio architettonico delle torri, case-torri,residenze medievali si consiglia la consultazione di:
A. Cavallari Murat (a cura di), Tessuti urbani in Alba, Alba 1975;
G. Cravero - M. Piacentino, Alba Medioevale, Tesi di Laurea, facoltà di Architettura, Politecnico di Torino a.a. 1979-80.
Egle Micheletto (a cura di) Una città nel Medioevo, Famija Albeisa, 1999.
Tutti i volumi sono consultabili presso il Centro Studi "Beppe Fenoglio".
Sui singoli edifici sono stati effettuati studi e tesi di Laurea consultabili sulla rivista Alba Pompeia e presso la Biblioteca Civica.