Sferisterio, oggi Sferisterio Mermet
Lo Sferisterio di Alba, tempio italiano del gioco del pallone elastico, viene realizzato in una zona periferica della città, presso la via degli Spalti di Ponente, oggi via Diaz, nella zona in cui sorgerà la futura stazione ferroviaria. L'avvocato Mermet, promotore della costruzione, stipula nel 1855 una convenzione con il Municipio, in cui si impegna a sostenere tutte le spese per costruire su un prato di sua proprietà, l'edificio, su progetto di Giorgio Busca, (fatta eccezione per l'ammontare relativo alle spese di riparazione di un bastione a cui l'edificio viene addossato). Oltre che per il gioco del pallone, la struttura sarebbe servita anche per organizzare spettacoli o feste pubbliche, con il consenso del sindaco. In effetti, le antiche immagini che ci permettono di leggere la struttura originaria, oggi estremamente mutata, mostrano un ambiente particolarmente adatto agli spettacoli all'aperto, che potevano giovare del gradevole sfondo offerto dal porticato a cinque arcate, chiuso sui lati da due corpi pieni con un coronamento a timpano, rispettivamente ingresso e locale per il Comitato, che si trovava in cima alla gradinata.
Lo Sferisterio, lungo 119 metri e largo 18,20, poteva ospitare ottocento spettatori paganti, ma dalla via degli Spalti, circa mille persone potevano godere dello spettacolo gratuitamente.
Malgrado successive trasformazioni la struttura è attualmente ancora in uso.
Giorgio Busca (Alba, 1818-1877), Frequenta l'Università di Torino e si laurea in Architettura Civile il 7 luglio 1841, con una tesi discussa con Ferdinando Bonsignore, progettista della Chiesa della Gran Madre di Torino. Immediatamente dopo la laurea, inizia la sua brillante carriera come politico e come architetto. Nel 1845 fa parte del Consiglio di Ornato, e nel febbraio del 1848 entra nel Consiglio aggiunto. Il 19 settembre 1854 viene nominato sindaco dal Re, carica che mantiene fino al 16 novembre 1865.
Fra le sue opere architettoniche ricordiamo il Teatro Sociale, il Ginnasio Liceo Govone, Palazzo Porro, il Cimitero Urbano e la facciata del Seminario Maggiore.
Bibliografia
CAVALLARI MURAT, Augusto: Tessuti urbani in Alba, Città di Alba, 1975.
VIGLINO DAVICO, Micaela, PARUSSO Giulio: Giorgio Busca architetto e la città di Alba nell' Ottocento, Cassa di risparmio di Cuneo, Famija Albeisa, 1989.
VIGLINO DAVICO, Micaela (a cura di Gianfranco Maggi): Alba 1848 - 1898, con contributi di Elena Dellapiana, Laura Guardamagna, Vittorio Rapetti e Giancarlo Subbrero, ed.Piazza, Torino 1994.
VIGLINO DAVICO, Micaela: La facies di Alba nell'Ottocento: i luoghi della borghesia, in: ALONGE, Roberto, VIGLINO DAVICO Micaela, DELLAPIANA Elena [et al.] Il teatro sociale di Alba: modernità e tradizione ed. Celid, Torino 1997, pag. 93-117.