Stazione ferroviaria
Nel 1864 Alba, oramai centro divenuto importante per il suo crescente sviluppo agricolo-industriale, si dota di una linea ferroviaria, e quindi di una Stazione. Anche questo intervento nasce con il proposito di dotare la città delle strutture necessarie per qualificarla come moderna capitale delle Langhe.
L'edificio della Stazione di Alba, così come altri, sorti nello stesso periodo in Piemonte, segue delle indicazioni tipologiche che si basano sulla Convenzione del 30 giugno 1863, che all'articolo 27 precisa che: le stazioni [...] dovranno, secondo che lo richieda la loro maggiore o minore importanza, essere appropriate al buon servizio tanto dei viaggiatori come delle merci; dovranno essere provviste, dove occorre, di tutte le fabbriche e gli stabilimenti accessori che si richiedono per il buon servizio della strada ferrata e di tettoie per il carico e scarico delle merci. Verranno costruite tettoie per il coprimento delle vie in tutte le stazioni di prima classe e in quelle di seconda classe nelle quali sarà riconosciuto necessario dal Governo.
La localizzazione della Stazione Ferroviaria non crea, ad Alba, nuove polarità urbane: il modesto edificio, risultato dell'obbedienza alle sopracitate norme, trova infatti una collocazione lungo il viale di circonvallazione, ed è nobilitato solo dalla realizzazione di un antistante giardino, realizzato dallo specialista torinese Roda. Il fabbricato si estende su una superficie di trecentotrentatré metri quadrati, con uno scantinato e due piani fuori terra nella parte centrale; nel piano superiore trovano posto gli edifici per il personale, in quello inferiore i locali destinati ai servizi per i viaggiatori e al carico e scarico merci. Sul lato binari è posta una pensilina con intelaiatura metallica. Il prospetto sul piazzale esterno, estremamente semplice, è impostato su un avancorpo centrale con due padiglioni laterali più bassi; le aperture sono ad arco a sesto pieno nel piano terreno; a piattabanda in quello superiore.
Bibliografia
CAVALLARI MURAT, Augusto: Tessuti urbani in Alba, Città di Alba, 1975.
PIZZARELLI, Sebastiano: Bra- Alba- Asti, le strutture edilizie della ferrovia; rel. Roberto Gabetti. - Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura, marzo 1984.
VIGLINO DAVICO, Micaela (a cura di Gianfranco Maggi): Alba 1848 - 1898, con contributi di Elena Dellapiana, Laura Guardamagna, Vittorio Rapetti e Giancarlo Subbrero, ed.Piazza, Torino 1994.
VIGLINO DAVICO, Micaela: La facies di Alba nell'Ottocento: i luoghi della borghesia, in: ALONGE, Roberto, VIGLINO DAVICO Micaela, DELLAPIANA Elena [et al.] Il teatro sociale di Alba: modernità e tradizione ed. Celid, Torino 1997, pag. 93-117.