Scuola materna città di Alba
Il progetto per il Nuovo Asilo di Alba, redatto dall'ingegner Costanzo Molineris, ha una storia lunga e travagliata. A partire dal 1880, inizia una prima raccolta di fondi per la costruzione della nuova struttura, che viene fatta mettendo insieme i proventi ottenuti dal ricavato di una lotteria e dal denaro ottenuto con feste, balli e rappresentazioni di beneficenza. Una prima proposta formulata nel 1886 dalla Direzione dell'Asilo, che chiede al Comune l'acquisizione di parte dell'ex Caserma di San Domenico per poter costruire i nuovi locali, incontra fortissime opposizioni. Nel 1889, la Giunta Municipale propone di eseguire le opere di costruzione in un'area compresa tra le vie alla Stazione, Baluardi e Cuneo, ma questa idea viene respinta. La soluzione viene trovata, quattro anni più tardi, grazie all'insistenza degli azionisti dell'asilo, che nel febbraio del 1891, ottengono la cessione della zona retrostante il San Domenico. L'inizio dei lavori, nel 1897, segue integralmente il progetto redatto dall'Ingegner Molineris, che viene in seguito apprezzato anche dalla stampa specialistica: l'edificio è infatti pubblicato sulle pagine della rivista L'ingegnere Igenista ed è introdotto da uno scritto di apprezzamento dell'ingegner d'Antony. L'architettura, ad un solo piano, si articola intorno ad un giardino interno, ed è un moderno esempio di nuova struttura didattica, che prevede, fra le altre cose, persino una stanza attrezzata per l'uso dei giochi froebeliani. Lo stile dell'edificio riprende il tema neoromanico, già diffuso ad Alba, attraverso i dettagli in cotto, le cornici ad archetti incrociati, le fasce bicrome.
Costanzo Molineris, ingegnere e tecnico municipale ad Alba dal 1874 al 1880, è una delle figure più significative degli ultimi decenni dell'Ottocento. I suoi edifici sono contraddistinti da una ricerca formale molto varia ma sempre coerente.
Bibliografia
CAVALLARI MURAT, Augusto: Tessuti urbani in Alba, Città di Alba, 1975.
VIGLINO DAVICO, Micaela (a cura di Gianfranco Maggi): Alba 1848 - 1898, con contributi di Elena Dellapiana, Laura Guardamagna, Vittorio Rapetti e Giancarlo Subbrero, ed.Piazza, Torino 1994.