Mattatoio
Il nuovo Mattatoio di Alba viene costruito, su progetto dell'Ingegner Alimondi, allora capo dell'Ufficio Tecnico Municipale, a partire dal settembre 1897 e viene collaudato nel giugno il 1900. Si tratta di un imponente complesso a padiglioni disposti lungo un impianto planimetrico pressoché quadrato, che si erge fronteggiando la strada di circonvallazione a Sud-Est. Il progetto è articolato secondo quattro maniche perimetrali, possiede un blocco centrale a più piani che sovrasta una grandissima ghiacciaia sotterranea della capacità di cinquemila quintali di ghiaccio, ed è completato dal modesto edificio del dazio. Il trattamento delle maniche perimetrali mostra come in quel periodo, il gusto neomedievale nelle architetture fosse ampiamente diffuso e condiviso dai vari progettisti. Le parti esterne sono infatti scompartite in fasce; il cornicione sovrasta una decorazione ad archetti e cornici dentellate. Il padiglione centrale mostra un disegno architettonico differente, e su di esso spicca la copertura a falde con capriate metalliche; l'illuminazione, grazie al gioco ricavato dalla sovrapposizione dei volumi, che lascia passare la luce, proviene dall'alto.
Carlo Alimondi, ingegnere, ricopre l'incarico di perito civico del Comune di Alba dal 1889 fino al 1899. Le architetture da lui realizzate mostrano una notevole capacità tecnica ma un'espressione formale talvolta incongrua. Noto progettista di strutture pubbliche, è autore anche del Casello Daziario di Porta Tanaro, in stile neogotico, oggi demolito.
Bibliografia
CAVALLARI MURAT, Augusto: Tessuti urbani in Alba, Città di Alba, 1975.
VIGLINO DAVICO, Micaela (a cura di Gianfranco Maggi): Alba 1848 - 1898, con contributi di Elena Dellapiana, Laura Guardamagna, Vittorio Rapetti e Giancarlo Subbrero, ed.Piazza, Torino 1994.