Casa Sansoldi
La Casa Sansoldi, che ha il suo prospetto principale sulla via Vittorio Emanuele, occupa un intero isolato compreso tra questa e le vie dei Mille, Pertinace e Ravina. Questo progetto testimonia che gli interessi dell'ingegnere civico Alimondi, autore del progetto, si estendono anche alle commissioni private. L'edificio, estremamente semplice, mostra una tripartizione orizzontale segnata da una prima fascia bugnata che accorpa il piano terreno ed il mezzanino, e da una cornice che divide il primo piano, l'unico che mostra un tentativo di decorazione, attraverso l'alternanza di finestre di diversa foggia e balconi, dal secondo, invece completamente spoglio. La facciata, conclusa da un cornicione, non mostra originali soluzioni architettoniche, ed è forse la riprova di quanto il lavoro di questo professionista potesse dare i suoi migliori frutti nella progettazione di strutture tecnologicamente avanzate piuttosto che nel disegno di architetture dal tono nobile e solenne.
Carlo Alimondi, ingegnere, ricopre l'incarico di perito civico del Comune di Alba dal 1889 fino al 1899. Le architetture da lui realizzate mostrano una notevole capacità tecnica ma un'espressione formale talvolta incongrua. Noto progettista di strutture pubbliche, è autore anche del Casello Daziario di Porta Tanaro, in stile neogotico, oggi demolito.
Bibliografia
CAVALLARI MURAT, Augusto: Tessuti urbani in Alba, Città di Alba, 1975.
VIGLINO DAVICO, Micaela (a cura di Gianfranco Maggi): Alba 1848 - 1898, con contributi di Elena Dellapiana, Laura Guardamagna, Vittorio Rapetti e Giancarlo Subbrero, ed.Piazza, Torino 1994.