Cassa di Risparmio di Cuneo (Nuova sede) - B.R.E.
Se al geometra Roberto Cappellano si deve la risistemazione del Palazzo Calissano, sede negli anni Trenta della Cassa di Risparmio di Cuneo, l'attuale immagine dell'architettura originariamente progettata dal Busca nel 1854 a completamento dell'insieme neoclassico definito dai nuovi monumenti cittadini, Liceo Govone e Teatro Sociale (cfr. schede della sezione Ottocento), la dobbiamo all'architetto Domenico Morelli, qui impegnato nel difficile compito di creare un museo archeologico all'interno di una sede bancaria. Infatti, con l'avvio dei lavori di restauro sul palazzo, cominciati nel 1987, viene parallelamente condotta una campagna di scavi archeologici che si rivelerà estremamente proficua e porterà a dei risultati notevoli. Lo scavo che interessa il cortile di palazzo Calissano, è inoltre contemporaneo ad altre indagini che interessano il sottosuolo della città nel suo centro storico, come quelle avviate nell'area del Teatro Sociale, in via Parruzza e in via Gioberti; che permettono anche di poter attuare una costante comparazione tra i risultati ottenuti scavando nei diversi siti.
Nel palazzo Calissano le indagini vengono eseguite nel cortile interno e in un'ala sotterranea del fabbricato non cantinata. L'esito di questa campagna si rivela molto importante perché permette di identificare non soltanto le tracce di età medievale che dimostrano la destinazione artigianale-abitativa connessa alla lavorazione dell'argilla della zona, ma anche perché fornisce un'interessante documentazione sull'impianto urbano di epoca romana, con il rinvenimento e l'identificazione di due strade ortogonali, il cardus e il decumanus, oltre a un'abitazione e a numerosi reperti in vetro e ceramica. Chiaramente, i ritrovamenti hanno influenzato il progetto di ristrutturazione dell'edificio: su consiglio della Soprintendenza Archeologica, e con l'assenso della committenza bancaria, viene individuata una soluzione che concilia il recupero dell'architettura ottocentesca e la creazione di un'area archeologica visitabile.
L'architetto Morelli ha così creato un vasto ambiente sotterraneo, accessibile dai locali della banca, per allestire un percorso archeologico che permette di cogliere la relazione tra i diversi elementi: l'incrocio stradale con i sottostanti condotti fognari, e l'edificio che originariamente si affacciava sulle due strade ortogonali.
Roberto Cappellano, geometra, è un attivissimo progettista ad Alba, autore di moltissimi edifici di notevole importanza, come i palazzi sulla via Roma e il completamento del Palazzo Calissano. Tra le opere realizzate fuori dal territorio piemontese ricordiamo il Cinema Excelsior a Roma e le numerose architetture progettate in Africa, ad Asmara, città nella quale fonda, intorno al 1935, insieme al fratello Augusto, un'impresa di costruzioni.
Domenico Soldiero Morelli (Napoli 23.08.1900 - Torino 26.05.1998) si laurea in Architettura e Ingegneria civile, al Politecnico di Torino, con il progetto di una chiesa neo-romanica seguito da Giovanni Chevalley e Enrico Boniselli, nel 1925. Lavora in seguito, negli studi di Giuseppe Biagini, Armando Melis e Pietro Betta. Sua opera prima è il progetto e la direzione lavori della casa di via Vico n° 8 a Torino, sua dimora. E' membro del Gruppo Architetti Novatori Torinesi.
Firma il Manifesto per la fondazione del Gruppo di Architetti Moderni Giuseppe Pagano e partecipa (in collaborazione) a diversi concorsi tra cui possiamo ricordare quello per il Piano regolatore di Aosta -1° premio ex aequo-, e quello per la progettazione del secondo tratto di via Roma in Torino -2° premio ex aequo-. È attivo nel C.L.N. durante la lotta partigiana. Nel primo Dopoguerra diventa assessore all'edilizia nella Giunta Amministrativa provvisoria del Comune di Torino, ed è Presidente dell'Ordine degli Architetti del Piemonte dal 1945 al 1949.
Bibliografia
CAVALLARI MURAT Augusto: Tessuti urbani in Alba ed.Città di Alba, 1975.
Alba: lettura della metamorfosi di una città nel nostro secolo, numero speciale di Atti e Rassegna Tecnica della Società degli Ingegneri e Architetti di Torino, n°1 gennaio 1981.
FILIPPI Fedora: L'intervento di archeologia urbana nell'area del Teatro Sociale di Alba : motivazioni storico-scientifiche e metodologia di ricerca in: Alba Pompeia, N.S. 9.1988, n°. 1, p. 75-79.