Motel Alba
Collocato sulla statale Asti-Alba, alle porte della città subito prima del ponte sul Tanaro, questo albergo si presenta come un luogo di sosta per automobilisti. Uno dei pochissimi esempi di autentico motel, con l'accesso diretto dell'auto alla camera, l'edificio si distende con le sue originarie 64 stanze in due archi di cerchio che abbracciano, in una sorta di anfiteatro, uno spazio a prato con una piccola piscina, spazio sul quale si affacciano tutte le stanze, organizzate su due piani in corpi di sezione a cuneo. I due livelli delle camere, affiancate da setti murari in cemento armato sbiancato a vista, risultano così completamente isolati, col solo rapporto con lo spazio verde, quasi a trasferire la dimensione dell'ospite viaggiatore frettoloso, in una pausa privata, un riparo dotato di tutti i comfort affondato nel panorama delle colline. La combinazione tra i materiali, il cemento armato a vista chiaro per i setti, le mattonelle in clinker per i percorsi orizzontali e le tegole canadesi grigio scuro per le coperture, accentua il forte rapporto con il piano di appoggio sul quale l'edificio pare infisso o dal quale pare fuoriuscire.
Si tratta di un'architettura che affida a forme organiche, rapporto con il contesto naturale e cura del particolare costruttivo, una qualità che non nega i proprio debito alla cultura del razionalismo (rigorosa è l'organizzazione dei percorsi), ma la supera nella ricerca di una qualità dell'abitare. Si leggono chiaramente gli echi del dibattito su un'architettura in consonanza con fruitore e ambiente, lontana da posizioni ideologiche e che ritorna nell'alveo della costruzione precisa, secondo le indicazioni di altri protagonisti dell'architettura non solo piemontese come Roberto Gabetti e Aimaro Isola (vedi scheda n°35 della sezione Novecento).
Alcuni anni or sono il nucleo originario, ancora in buona parte visibile, è stato modificato in maniera incongrua.
Ugo Enrico Dellapiana (Alba, 1932), allievo di Carlo Mollino, è figlio dell'architetto Oreste, dal quale ha ereditato l'interesse per l'arte sacra, sfociato nella costruzione di importanti luoghi di culto nel territorio albese, come la Chiesa di San Cassiano e la nuova chiesa nel quartiere Mussotto, in via di realizzazione. Professionista attivo in molti settori, ha vinto numerosi concorsi ed è autore di progetti sia pubblici che privati, pubblicati su importanti riviste del settore.