Complesso Residenziale
L'area definita Fornace Sorba prende il suo nome dall'antica fornace esistente, posta in posizione quasi baricentrica rispetto alle due principali linee di espansione della città verso sud, costituite da Corso Italia e Corso Piave. Su questo terreno, di circa 67.000 metri quadrati, una volta dimessa la precedente attività, viene attuata una lottizzazione. I primi progetti per questa zona vengono redatti nel primo dopoguerra, ma la definitiva sistemazione di quest'area viene attuata nei primi anni Settanta ad opera dell'architetto Ignazio Gardella. Il complesso abitativo realizzato tra il 1967 e il 1972, sorge in Piazza Cristo Re, e rappresenta un esempio significativo per la tecnica costruttiva ad elementi prefabbricati ad esso applicata, ed è formato da due fabbricati ad uso misto, abitativo e commerciale. Il primo fabbricato si affaccia sulla piazza ed è formato da un parallelepipedo profondo circa undici metri e lungo ottantacinque, al quale sono connessi, tramite gruppi scala e ascensori, tre corpi retrostanti, di cui quello centrale è il più piccolo. L'edificio ha un piano interrato in cui sono alloggiati i magazzini dei negozi e le autorimesse; uno seminterrato per le cantine; il piano terreno è porticato e adibito a negozi e uffici; i successivi quattro piani sono destinati alle abitazioni. La copertura è a falde ed è quasi nascosta da un cornicione aggettante in rame brunito. Il secondo fabbricato del complesso è formato da due elementi simili sistemati in modo da formare uno schema planimetrico a doppio T, e, rispetto al primo, ha un piano in più. I due blocchi sono separati da un giardino interno. L'elemento di maggiore interesse in questo progetto è rappresentato dalla struttura ad elementi prefabbricati. Vi sono echeggiate pure le ricerche di Gardella, uno dei più importanti architetti italiani del secondo dopoguerra, effettuate nell'area della laguna veneta e in particolare a Venezia con la casa alle Zattere, dove la commistione tra tecniche costruttive del moderno - prefabbricazione, cemento armato - cercano la fusione con elementi formali della tradizione, anche se quella specificatamente albese trova riscontro solo nell'uso dei portici.
I lavori sono stati eseguiti dall'impresa di costruzioni Barberis.
Ignazio Gardella (Milano 1905) è una delle figure più significative dell'architettura italiana contemporanea. Nel 1931 si laurea in ingegneria civile presso la Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano. Nel 1949 consegue la laurea in architettura presso l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia, nel quale insegnerà fino al 1975. Tra le sue opere maggiori si ricordano il dispensario antitubercolare di Alessandria (1936-38), la Casa alle Zattere di Venezia (1954-57) e l'ospedale e il centro ricreativo Olivetti a Ivrea (1953-59). Muore a Milano nel 1999.
Bibliografia
GUIDARINI Stefano, Ignazio Gardella nell'architettura italiana: opere 1929-1999 ed. Skira, Milano 2002.
CAMINITI Guido, VIOGLIO Fernando, Lo sviluppo urbano, in: (a cura di PARUSSO Giulio) Palazzo e città - Alba 1945-1975, ed. Araba Fenice, Boves 2005, pag. 245-325.